Ad impossibilia nemo tenetur

C’è una grande polemica in questi giorni, soprattutto nella settimana che va dal 25 Aprile al primo Maggio, sul fatto che la dirigenza di Fratelli d’Italia non sia capace di accettare pienamente la realtà del fatto che la Repubblica Italiana è nata incontestabilmente dalla Resistenza e che in essa ha trovato i suoi ingredienti formativi nella seconda metà degli anni ‘40 del secolo scorso.

È un dato di fatto, c’è stata per venti mesi una guerra civile e alla fine di essa ci sono stati vincitori e vinti.

Questa regola è sembrata inviolabile fino al Settembre scorso, poi è successo il fattaccio non previsto anni fa e cioè un partito di estrema Destra ha vinto nettamente e democraticamente le elezioni, senza possibilità di discussione.

È sorto però un problema notevole, contradictio in terminis, per cui un partito di estrema Destra, come Fratelli d’Italia, si trova a governare un paese, una Repubblica, che istituzionalmente è antifascista, cioè contro l’estrema Destra.

Qui sta il busillis, qui sta il problema, puoi togliere i busti, le erme di Benito Mussolini dalle strade e dalle piazze d’Italia, ma non dalle menti dei suoi seguaci d’oggi.

È facile vedere personaggi come La Russa non riuscire a digerire il fatto di dover parlare a nome di una Repubblica che vive contro i suoi ideali, lo vediamo costantemente. Ma, io direi che la cosa è inevitabile, c’è un lungo filamento nero che lega Fratelli d’Italia ad Alleanza Nazionale, e prima ancora al Movimento Sociale Italiano, che con personaggi come Giorgio Almirante deriva direttamente dalla Repubblica Sociale Italiana.

È un filo che non si è mai spezzato, per cui le dichiarazioni degli eredi di oggi suonano, onestamente, false, o meglio di circostanza. D’altronde questi signori e signore cosa potrebbero dire? Che accettano in toto una Repubblica responsabile di aver schiacciato la loro parte politica per decenni, senza riuscire ad annientarla.

Ma allora se non è possibile accusare la Destra di colpe di cui essa non si sente responsabile, chi sono coloro che hanno sbagliato e che hanno creato una situazione quasi incontrollabile?

Io metterei sul banco degli accusati alcune forze, in particolare la pseudo Sinistra del PD e il Movimento 5 Stelle, che, fra alti e bassi, non hanno saputo creare uno scudo difensivo e risorse vincenti contro la Destra emergente. Certo, personaggi come Letta sono francamente sconsolanti, burocrati senza alcun collegamento con la base ed incapaci di creare un feeling con le masse popolari, che attendevano le parole giuste per creare una vera opposizione. Ma questo riguarda il 5-10% della popolazione, sicuramente non la grande maggioranza.

La maggioranza non va a votare, poiché non si sente rappresentata o si accontenta di quello che ha, ritenendo che è meglio avere poco piuttosto che niente e ratificando l’esistente, per cui il male minore è sempre più conveniente del bene rischioso.

Una politica da lumache, che la dice lunga sull’ignoranza di questa gran parte della popolazione, che non osa affrontare le sfide del presente, nella grande illusione che tutto rimanga sempre fermo, immoto, mentre grandi nubi si addensano su tutto il mondo.

Viator

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*