Boida. Forse non è troppo tardi…

“anche da un intrico di sterpi
a volte
sbocciano magnifici fiori…” (1)
L’appello è accorato e fa quasi tenerezza. Per casi simili, il più famoso quello della vicina Cascina dei Frati sempre al Quartiere Cristo  e sempre sulla antica via per Savona, non si è andati per il sottile e un “abbraccio mortale” fra maggioranze e opposizioni di ogni colore faceva sembrare il bianco come nero fulgente. Bastava incontrarsi in un bar, appena fuori città…sentire le richieste (di solito di posti, di facilitazioni, raramente in denaro…) e ci si metteva d’accordo. Appunto “il bianco diverntava nero” e tutti vivevano felici e contenti. A poco servivano le raccomandazioni di chi sapeva d’arte e di architettura, di chi amava veramente la città e cercava in tutto i modi di evitarne lo snaturamento. Di solito fu, era (ed è) tutto inutile… “Siamo troppo piccoli per opporci” (diceva il saggio…)  e, lo stesso fatto di “mettersi per traverso” veniva / viene sbeffeggiato, considerato eccentrico se non addirittura eversivo. Ma “eversivo” di che? Delle “pappette” che ci vengono propinate nei campi più vari? Forzature che ben conosciamo nel lavoro, nella vita di tutti i giorni, persino negli acquisti (costringendoci ad un orientamento preciso anche nei gusti e nelle scelte). Nel caso specifico “la Boida era un rudere” e poi, se la si voleva tutelare, doveva essere fatto prima… ora è tardi” (qui la vox non è del saggio ma di un non meglio identificato “populi“)
O forse no…? Forse c’è ancora tempo…almeno per qualche variazione…
Alcune associazioni ambientaliste si stanno muovendo e, con piacere , ne segnaliamo l’appello.
Le Associazioni  ATA PC Alessandria, AISA SICUREZZA AMBIENTALE, Pro Natura, ed altre associazioni ecologiste,  da alcuni mesi stanno monitorando il caso della Cascina Boida di Alessandria.
Si tratta di un antico cascinale, di origine medievale, ubicato nel quartiere Cristo, che le Associazioni reputano di importanza notevole, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche  per i legami storici e sociali intercorsi per secoli con il quartiere e con i suoi abitanti.
Nonostante ciò, ad oggi l’edificio non è tutelato da vincoli e attualmente risulta destinato alla demolizione totale, per far posto a un supermercato.
Le Associazioni sin da giungo scorso avevano chiesto al Comune ed alla Soprintendenza di effettuare approfondimenti circa il valore di questo antico cascinale.        
Si è poi chiesto di tener conto non solo dell’aspetto architettonico ma anche dell’importante ruolo storico e sociale avuto dall’edificio.
Nella giornata odierna, le Associazioni hanno nuovamente scritto al Sindaco di Alessandria ed alla Soprintendenza, per sapere se l’iter di demolizione sia stato almeno sospeso.
Le Associazioni chiedono che vengano prima conclusi gli studi per comprende appieno il valore dell’edificio , e poi venga indetta un’assemblea con le Associazioni che si occupano di tutela dei monumenti e dell’ambiente, per poter discutere il destino di questa storica cascina alessandrina. (1)
Vedremo gli sviluppi…
.1. Nikoly F. Zolotnitsky .  “Fiori a San Pietroburgo” .  Casa editrice AF Devrena, 1903.  (Ripreso da edit. “Alpharet”  2006)
.2. – ATA PC Alessandria, Associazione Tutela Ambiente
AISA Sicurezza Ambientale, Sede Regionale Liguria, Distaccamento Bosco Marengo
Pro Natura Alessandria- Laboratorio Synthesis
Redazione Rivista CittàFutura. 

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