Cattiva maestra televisione

Nel 1994 Karl Popper dettò il suo testo in inglese al direttore di “Reset”, che lo tradusse poi in italiano pubblicando un piccolo libro : CATTIVA MAESTRA TELEVISIONE.

Una corroborante introduzione di Giancarlo Bosetti e 3 relazioni: una patente per fare tv, di Popper; Ladra di tempo, serva infedele, di John Condry e “la violenza in Tv di Charles S. Clark.

Fin dal 1991 la tesi di Popper era già molto chiara ( e anche già evidente ) : stiamo educando i nostri bambini alla violenza attraverso la televisione e gli altri mezzi di comunicazione.

L’educazione alla non violenza era per Popper ( e non solo per lui )  strettamente collegata alla necessità di estendere l’applicazione delle leggi penali e di dure norme restrittive nei campi dell’editoria, della televisione e della comunicazione di massa.

Non ci riflettiamo mai seriamente, ma la tv è figlia, oltre che del progresso tecnologico, anche della libertà.

Abbiamo bisogno della libertà” scriveva Popper meditando sui paradossi della democrazia” per impedire che lo Stato abusi del suo potere e abbiamo bisogno dello Stato per impedire l’abuso della libertà”.

La televisione, immette nella società violenza,  Popper la paragona addirittura alla guerra, alla perdita dei sentimenti normali del vivere in un mondo bene ordinato, un mondo dove il crimine possa essere “una sensazionale eccezione “.

Purtroppo siamo tutti rimbecilliti dalla competitività dei tanti canali televisivi, dall’assoluta necessità di audience, che non ci rendiamo più nemmeno conto che la tv è in contraddizione con i principi della democrazia. Non solo violenza, ma squilibri nella vita politica, inquinamento del discorso pubblico, complicazione della distinzione tra realtà e finzione.

Non lo pensate urgente e necessario un addestramento alle conseguenze della scatola televisiva?!

L’evidenza che Popper sa dare agli aspetti educativi, psicologici, evolutivi e biologici dei problemi dell’umanità televisiva, si spiegano naturalmente attraverso il suo percorso di studioso e di vita e sono il cibo sostanzioso e vitale di questo piccolo libro che, riprendendolo dalla libreria, si è rivelato d’una schiacciante cruciale attualità.

Come non renderci consapevoli della violenza che quotidianemente sta toccando le nostre vite?

Ma addentriamoci ancor più nell’attualità pericolosa del progresso che la robotica e l’intelligenza artificiale stanno portando avanti, il pericolo non è certo di creare macchine che prenderanno il sopravvento sull’umanità, perchè saranno più perfette di noi.

Ma, come illumina Federico Faggin nella “Conferenza al V congresso del Futuro”, a Santiago del Cile il 21 gennaio del 2016, il vero pericolo è che uomini malvagi possano causare seri danni all’umanità e all’eco sistema controllando compiuter e robot sempre più potenti soltanto per il loro interesse.

Sarà infatti l’uomo e non la macchina a causare il problema.  Ma l’uomo che stiamo educando che uomo è ?!

Se guidata da buone intenzioni, questa nuova conoscenza accelererà anche la nostra evoluzione spirituale, ma se motivata da cattive, violente intenzioni, l’umanità sarà schiava di uomini pieni di violenza , di odio e di egoismo.

La scelta, come sempre, è solo nostra. Così come nostra è la scelta di continuare a stare davanti a questa scatola svuotata da tutto il suo possibile contenuto e contributo culturale, sociale, economico, politico, spirituale alla vita umana.

La nostra televisione si è adeguata al peggio, sfornando ogni giorno programmi diseducativi inneggianti a competizione, volgarità, violenza, egoismo.

Torniamo a Popper e alle sue parole: una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione.

Nel 1991 Popper scriveva che anche i nemici della democrazia non erano ancora del tutto consapevoli del potere della televisione e concludeva dicendo che quando lo sarebbero diventati la avrebbero usata in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. “Ma allora – conclude Popper – sarà troppo tardi “.

Ecco, chiudo con una domanda, davanti alle tante evidenze del nostro oggi: è già troppo tardi ?

    di Patrizia Gioia

i libri di Reset: Karl R. Popper -John Condry

    STIAMO EDUCANDO ALLA VIOLENZA.

     CATTIVA MAESTRA TELEVISIONE.

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