Come i Democratici uccisero la loro anima populista

di Matt STOLLER (The Atlantic) – “Come una nuova ondata di liberal post-Watergate ha smesso di combattere i monopoli finanziari. Il risultato è un sistema politico sempre più pericoloso”

Il civis Filippo Boatti segnala questo lungo saggio apparso nell’ottobre 2016 sulla rivista americana di politica “The Atlantic”. Tocca un argomento molto interessante, sulla trasformazione del Partito Democratico americano da partito popolare modellato sul paradigma liberal rooseveltiano, che combatte i monopoli e l’accumulazione finanziaria, in partito delle élite finanziarie fino alla presidenza Clinton che cancellò la legge Glass-Steagall che teneva sotto controllo la speculazione finanziaria. Questo rovesciamento della missione storica dei Democrats è avvenuto ad opera di una giovane classe dirigente “rampante” post-Watergate, che l’autore sottopone a una sferzante critica. Spiegando alla fine del saggio come attraverso l’azione politica di Bernie Sanders e di Elizabeth Warren, politici anti-establishment associati al partito democratico, i giovani democratici di oggi stiano riscoprendo quelle che in realtà sono le loro vere radici.

N.B. Purtroppo si tratta di un lungo saggio in inglese e non abbiamo il tempo per tradurlo ma per aiutarsi nella lettura si possono usare le varie utilità di traduzione che si possono trovare online.

How Democrats Killed Their Populist Soul

In the 1970s, a new wave of post-Watergate liberals stopped fighting monopoly power. The result is an increasingly dangerous political system.

Prosegue su The Atlantic

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