“Con Te”

Citazione dal Vangelo di Grillo, un imprimatur di autorevolezza cardinalizia a monito dei riottosi.

Mi affretto a scrivere poiché, da un giorno all’altro, ogni considerazione diventa merce scaduta come un surgelato fuori frigo.

Mentana manifesta un orgasmico piacere della diretta grazie alla rotazione di ben noti giornalisti che non so dove trovino il tempo di scrivere, se stazionano quotidianamente nel suo salotto. Sono giorni che da Trump a Conte le sue maratone gli infondono un’energia vitale da renderlo entusiasta e reattivo, in particolare quando le dirette con i suoi sherpa in strada da ore, o appostati presso gli androni invalicabili dei palazzi del potere, gli forniscono qualche dettaglio o qualche frase buttata di malavoglia dal politico arpionato, da interpretare con suggestioni acrobatiche.

L’attesa conferenza stampa di Renzi è stata cibo prelibato, un prima di supposizioni, un dopo di constatazioni e un domani di previsioni. Il funambolico fondatore di Italia Viva ha soddisfatto tutti: pur ridotto più o meno al due per cento, si è ritagliato un ruolo da protagonista nella parte del cattivo, dell’infido cospiratore, dell’astuto pianificatore … sì perché con questa legge elettorale gli accrocchi più fantasiosi, come i matrimoni combinati in cui l’avversione predomina sulla rassegnazione, il rancore antico sulla convenienza, l’incognita è incombente. Il matrimonio tra PD e 5 Stelle, insieme alla corte dei miracoli che li sostiene con qualche ministero, sembra una gabbia dove coniugi e amanti prima o poi vengono ai coltelli, nonostante l’idilliaca messinscena.

Tutto questo è il risultato di un proporzionale pasticciato sul quale l’accrocco non sembra in grado di legiferare e a chi porta ad esempio la Germania rispondo che non siamo né la Germania né la Merkel. Non esiste un sistema elettorale perfetto ma qui da noi ce la mettiamo tutta per complicare o rimandare fino a che, con l’acqua alla gola, il rimedio poco ponderato risulta peggiore della malattia.

Se sulla lentezza e l’improvvisazione il Fiorentino non ha detto eresie è l’intenzione a far dubitare assai.

Devo dire che ho tempo e una gran pazienza nell’ascolto. Li vedo sfilare tutti. Ogni tanto compare Bernadette Serracchiani con la faccina che pare recitare la lezione come la sgobbona della classe che non ti passa il compito manco morta.

Se fosse vero che alle prossime elezioni il PD si presentasse con i 5 Stelle come qualcuno ha ventilato, giuro che non andrei a votare per la prima volta nella mia vita.

Speranza non è presenzialista, non lo vedi ai dibattiti, in pratica “si scompare da solo”. Non risulta che sorrida, la voce monotona, lo sguardo senza vita: immagine perfetta della pandemia con la quale si deve essere identificato. Tristissimo.

Ma attenzione … l’occhio ora cade sugli ex “Responsabili” riverniciati per l’occasione in “Costruttori”, mentre la Bellanova, intervistata oggi quando fervono le trattative per racimolare il numero utile a rimpastare il governo, appare meno pugnace.

Al momento fluttuano supposizioni: se alla Camera non si corrono particolari rischi (pare non manchino “novizi” come il gruppo Tabacci di Centro Democratico), i riflettori si accendono sulle incertezze numeriche al Senato.

Qui, per farla breve, il richiamo ecumenico e irresistibile coinvolgerebbe figure diverse di fuoriusciti, da Italia Viva a ex 5 Stelle, a personaggi come Di Falco, madama Mastella, Nencini e persino a qualche fuoriuscito da Forza Italia.

Ma tutto scorre in cocente agitazione e oggi è solo oggi.

Domani è un altro giorno”… .

Marina Elettra Maranetto

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