Dalla 12^ “Settimana” di Rivanazzano:  tanta fotografia, tutta in gran spolvero

Dal 2008 questa rassegna è riuscita progressivamente a imporsi per crescita e autorevolezza nel panorama territoriale e non solo, come dimostrano annualmente le partecipazioni incondizionate e convinte di grandi nomi del gotha fotografico e il concorso sempre più massiccio e puntuale del pubblico dei visitatori. Come quello di Giuliana Traverso lo scorso anno, stavolta il nome di punta e richiamo (noto, cioè, anche ai non addetti) è quello risonante di Uliano Lucas. Che ha voluto contribuire con una straordinaria rassegna arricchita di preziose didascalie: quella del suo lavoro presso lo SPRAR del Centro Polifunzionale C.R.I. “Tebaldo Fenoglio” di Settimo Torinese. La straordinaria, tanto pacata quanto sconvolgente testimonianza delle immagini e delle meditate parole di accompagno finiscono per costituire -fosse o meno nell’intenzione degli organizzatori- anche un’inestimabile testimonianza politica. In direzione ostinata e contraria all’incredibile clima che ammorba il nostro paese soprattutto dall’ultimo anno e mezzo, come ha opportunamente sottolineato, in funzione introduttiva, anche Gigi Giudice nella riuscita tavola rotonda di inaugurazione e presentazione della rassegna.

Che si è anche quest’anno manifestata, com’è nella tradizione di Riva, in più luoghi coordinati (con la tradizionale aggiunta della stazioncina già Voghera-Varzi di Salice), in una serie di sedi deputate e confermate e nuove, dando oltretutto modo ai visitatori di compiere la tradizionale passeggiata-visita dell’accogliente “porta della Valle Staffora”.

Di particolare effetto risultatano le personali di Cristina Duca alla Civica “Migliora” e di Marco Balma alla galleria Art Art di Franco Riccardi. Nelle immagini di Donne svelate la street photographer romana, giocando insieme con istintualità e sapienza tra luce, colori e bianco e nero, offre con straordinario risalto una serie di situazioni davvero “rubate” all’istante, tanto occasionali quanto, per così dire, “definitive”, che solo il particolarissimo ambiente antropico-religioso della capitale (lo stesso che fece grande tanto Fellini, così per dire…) poteva porgerle. Bisognava che qualcuno fosse in possesso dell’intuito e della sensibilità necessarie a coglierle, come dell’incisività atta a renderle. Cristina Duca le ha magistralmente imprigionate: se Rivanazzano aspirava a sottolineare un’artista da tenere d’occhio anche per il futuro, con questo invito l’ha trovata alla grande.

In Luce sulla pellicola il vogherese Marco Balma, singolarmente “debuttante” in pubblico ma operativamente presente a se stesso dal punto di vista fotografico in privato da un quarantennio (e lo si vede tutto, nella consapevolezza e nell’esperienza) ha dato luogo a una magistrale e nitidissima dimostrazione. I cui risultati finali, spesso del pari straordinari, sono presentati con una ricchezza didattica di informazioni intelligente e non pedante, in un quadro di rassegna denotativa delle tecniche utilizzate, delle attrezzature via vie impiegate nel tempo e nello spazio e delle dinamiche concettuali e sentimentali concorrenti, da renderne unico l’esito. In una delle superfici espositive e nella corrispondente sezioni fotografiche era presente… la Coccoina: il cognome dell’autore richiama direttamente quello degli storici produttori della profumata pasta adesiva nata a Voghera.

Gli altri singoli espositori selezionati non sono stati da meno. La Gente comune del lomellino Angelo Baldi nella vicina Salice; gli straordinari volti esotici “portati via” frontalmente in Contatti…con tatto di Maurizio Peddis alle Terme; gli incredibili approcci realistici e “fantastici” quanto a esito di Bruno De Faveri al Selvatico (Wild Colored Eyes… con la Natura negli occhi); I colori dei sogni di Leonello Sala infine presso “Gustò by Bina” riempiono occhi, mente e cuore dei visitatori in una fantasmagoria dalla ricchezza per più versi difficilmente eguagliabile. Infine gli amici vogheresi del Gruppo Fotografico F.365, come ha acutamente spiegato Pierfelice Girardelli nella presentazione, ha come sempre diffuso le proprie produzioni “in mezzo alla gente”, nei pubblici esercizi più frequentati del centro, sottolineando particolarmente, com’era giusto, le opere di Gianfranco Mula, che purtroppo ci aveva lasciati la scorsa primavera. Mentre le suggestive e originali immagini delle aderenti al Gruppo Fotografico organizzatore, inclusa l’infaticabile presidente Laura Disperati, fanno bella mostra di sé nel foyer del Comunale, il cui spazio interno è stato riservato al sommo Lucas.

Alcune settimane fa qui, con l’amico Maurizio Mula, che dell’indimenticabile Gianfranco è il fratello minore, avevamo ironizzato bonariamente, a proposito di Rivanazzano, in ragione della surreale vicenda dell’ordigno bellico paradossalmente rinvenutovi (Missili in giardino, ma… in mès dal mond, 27 luglio). Oggi fa piacere tornare sul paese dell’Oltrepo, storicamente parte del Regno di Sardegna, molto seriamente, invitando gli eventuali lettori interessati a non lasciarsi sfuggire questa bella occasione.

Le cinque locazioni principali (Teatro, Biblioteca, Galleria Art Art, Albergo Ristorante Selvatico e Stazione di Salice Terme) sono aperte dalle 15.30 alle 18.30 tutti i giorni, e anche dalle 10.30 alle 12.30 sabato e domenica 27, giornata conclusiva della manifestazione. “I colori dei sogni” di Leonello Sala presso “Gustò by Bina” e le foto disseminate sotto lo stesso titolo dal vogherese “Gruppo Fotografico F.365” negli otto esercizi commerciali aderenti (tutti idealmente allineati lungo l’arteria principale del comune ospitante) risultano invece visibili nei consueti orari di attività dei medesimi. La settimana rivanazzanese, che è stata arricchita da una serata di proiezioni commentare dello e dallo stesso De Faveri presso il “Selvatico”, si completerà nella stessa sede la sera di venerdì 27, quando Elisabetta Balduzzi vi presenterà la biografia di Vivian Maier Dai tuoi occhi solamente, opera di Francesca Diotallevi edita da Neri Pozza.

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