Ekrem İmamoğlu e le elezioni amministrative in Turchia

Le imminenti elezioni amministrative in Turchia, fissate per il 31 marzo, rappresentano un momento cruciale per il paese in quanto determineranno la composizione dei governi locali e dei consigli comunali in diverse città e distretti. La città più grande, Istanbul, è indubbiamente al centro dell’attenzione.

Il principale partito del paese, l’AKP (Partito della Giustizia e dello Sviluppo), ha scelto di candidare il suo Ministro dell’Ambiente, Murat Kurum, con il sostegno del suo principale alleato, il MHP (Partito del Movimento Nazionalista). Tuttavia, un altro membro della coalizione di governo, il partito Yeniden Refah, ha optato per la presentazione di un proprio candidato. Questo segna una differenza rispetto al precedente turno elettorale del 2019, quando il candidato del governo era l’ex Primo Ministro, Binali Yildirim. Pertanto, in questa tornata elettorale, vi sono due candidati provenienti dalla coalizione di governo.

Dall’altro lato, anche le opposizioni sono divise questa volta. Ekrem İmamoğlu, attuale sindaco di Istanbul, è nuovamente il candidato del principale partito d’opposizione, il Partito Popolare della Repubblica (CHP). Gli altri membri della coalizione dell’opposizione, che lo scorso anno avevano presentato un candidato comune alle elezioni presidenziali, si presentano in queste elezioni amministrative con i propri nomi. I partiti Iyi, Dem, Saadet e Deva si presenteranno come concorrenti sia a İmamoğlu che a Kurum.

Lo scenario di quest anno è abbastanza diverso e sembra più difficile per chiunque a Istanbul. Secondo le aziende di sondaggio elettorale il quadro tra i principali due candidati è così:

  • Panoramatr: 37,5% Imamoglu – 31,4% Kurum
  • Area: 42,8% Imamoglu – 40% Kurum
  • Orc: 42,4% Imamoglu – 41,3% Kurum
  • Sonar: 47,3% Imamoglu – 40,4% Kurum
  • Aksoy: 49,9% Imamoglu – 36,9% Kurum

Il sindaco attuale e il candidato favorito, secondo la maggior parte dei sondaggi, è nato nel 1970 e fa parte del Partito Popolare della Repubblica (CHP). Nel 2019, ha ottenuto una storica vittoria nelle elezioni municipali, sconfiggendo l’ex Primo Ministro Binali Yildirim, candidato del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP), che aveva governato la città per più di vent’anni. Prima di diventare sindaco, İmamoğlu ha ricoperto diverse posizioni nel settore privato ed è stato per un mandato il sindaco del municipio di Beylikduzu, dove risiede ancora oggi.

Negli ultimi cinque anni, la sua gestione è stata contraddistinta da una serie di iniziative mirate a migliorare la qualità della vita dei cittadini di Istanbul, con un’attenzione particolare alla trasparenza, alla sostenibilità e allo sviluppo urbano.

İmamoğlu si è dedicato a promuovere la trasparenza nell’amministrazione municipale, rendendo pubblici i bilanci e i dati relativi alle spese comunali. Ha avviato iniziative per garantire una maggiore responsabilità nell’uso delle risorse pubbliche. La sua prima azione significativa, nel 2019, è stata la lotta allo spreco. Grazie a questa importante manovra, sono stati scoperti diversi casi di spese incredibili sostenute dal comune di Istanbul, come ad esempio l’assegnazione di un’auto con autista privato per il Presidente della Repubblica dell’Iraq. Inoltre, İmamoğlu, come promesso, ha avviato una battaglia contro le fondazioni religiose che ottenevano numerosi appalti per costruzioni e servizi senza procedure di gara.

İmamoğlu si è adoperato per migliorare il sistema di trasporto pubblico di Istanbul, promuovendo l’espansione della rete e migliorando l’efficienza dei servizi esistenti. Ha altresì focalizzato gli sforzi sull’infrastruttura urbana, affrontando questioni come la gestione delle acque piovane e la manutenzione delle strade. Le piogge, diventate sempre più aggressive e persistenti, costituiscono un enorme problema per Istanbul, incidendo sia sul traffico che sulla vita dei cittadini. Interi passaggi sotterranei e strade costiere venivano invasi dall’acqua, con tubature fognarie che in diversi quartieri cedevano, talvolta causando anche decessi. Dopo quattro anni di lavori di miglioramento delle strade e delle infrastrutture, i risultati sono stati evidenti nel mese di ottobre del 2023, quando la città è stata colpita da una forte ondata di pioggia: nonostante ciò, non sono stati registrati danni gravi come in passato.

Il sindaco ha introdotto programmi per sostenere i segmenti più vulnerabili della società, inclusi i senza dimora e le persone in situazioni di povertà. Ha inoltre lavorato per migliorare l’accesso ai servizi sociali e sanitari per tutti i cittadini di Istanbul. Per la prima volta nella storia della Turchia, un comune ha avviato la costruzione di asili nido. In cinque anni, in undici diverse municipalità sono stati realizzati cento asili nido. In aggiunta, durante lo stesso periodo, sono state aperte quattordici mense popolari per offrire pasti completi a prezzi accessibili ai cittadini. In queste mense, l’impiego è stato riservato esclusivamente alle donne. Sempre con l’obiettivo di fornire cibo di qualità a un costo conveniente per la città, il comune di Istanbul ha inaugurato la più grande fabbrica del pane della Turchia, producendo 1,8 milioni di pagnotte fresche ogni giorno.

İmamoğlu ha anche avviato, negli ultimi cinque anni, una serie di meccanismi di assistenza per le fasce deboli o rese deboli a causa delle politiche del governo centrale. Il Comune ha offerto trasporto gratuito o a prezzi simbolici alle mamme, oltre 150.000 bambini e bambine solo nel 2022 hanno ricevuto ogni giorno latte fresco, sono stati inaugurati 14 dormitori universitari (per la prima volta nella storia del Comune) e sono state concesse borse di studio a 75.000 studenti universitari.

Infine, in cinque anni, İmamoğlu ha promosso progetti culturali e turistici per valorizzare il ricco patrimonio storico e culturale di Istanbul, incoraggiando l’organizzazione di eventi e festival che attraggono visitatori da tutto il mondo. Durante il mandato di İmamoğlu, per la prima volta, è stata messa in scena nei teatri del Comune un’opera teatrale in lingua curda, “Clacson, trombette e pernacchi” di Dario Fo. Tuttavia, questa decisione ha portato la Procura della Repubblica ad avviare un’inchiesta contro il Comune.

Attualmente, İmamoğlu si candida alle elezioni amministrative con un procedimento legale ancora in corso e non concluso definitivamente. A seguito di una sua dichiarazione, il Sindaco di Istanbul è stato processato e condannato a 2 anni e 7 mesi di carcere, con il divieto di fare politica per 5 anni. Il parere della Cassazione è ancora in attesa. Tuttavia, è certo che tra i politici al di fuori del carcere, İmamoğlu è l’unico che potrebbe sconfiggere l’attuale Presidente della Repubblica. Pertanto, l’accentramento legale e mediatico nei suoi confronti è sicuramente legato a questa situazione. Se, il primo di aprile, İmamoğlu dovesse essere eletto per la seconda volta Sindaco di Istanbul, la sua successiva sfida sarebbe sicuramente rappresentata dalle elezioni politiche e presidenziali del 2028.

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