Gentaglia

Non vorrei  ricordare male, ma mi pare proprio che la regola elettorale che prevede che si possa esprimere una sola preferenza era stata introdotta per evitare che le varie modalità di espressione delle preferenze plurime consentissero il controllo dei voti. In un articolo del Corriere di oggi 16/01, l’autore G.A.F. riporta virgolettate le opinioni che Clemente Mastella avrebbe espresso a Berlusconi,  suggerendo di far scrivere in modo diversificato il nome sulla scheda per l’elezione del Presidente della Repubblica come metodo per “capire dove mancano i voti”. Può darsi che questo escamotage non permetta di controllare l’espressione di ogni singolo voto, ma nei giorni passati si è pure sentito qualcuno parlare della possibilità di utilizzare i telefonini per  fotografare la scheda.

Sono indignato con i politici senza alcuna morale che hanno il coraggio di immaginare tali sotterfugi  e di quelli che non li svergognano, ma m’indigno anche con tutti quei giornalisti che, pur raccontandoci dell’importanza della libera stampa per la salvaguardia della democrazia, non qualificano i protagonisti di questo scandaloso spettacolo con l’unico epiteto che gli si addice “gentaglia”.

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