In un contesto in cui la cultura dovrebbe essere promossa e accessibile a tutti, ci troviamo di fronte a una realtà allarmante: la Biblioteca Civica cittadina, cuore pulsante di conoscenza e sapere, è stata lasciata in uno stato di semiabbandono. Nonostante la promessa di riapertura completa a gennaio 2024, oggi – a marzo 2024 – gli orari restano deludentemente ridotti, tradendo l’attesa di cittadini e studenti desiderosi di immergersi nella cultura.
L’apertura della Biblioteca Civica non dovrebbe essere un optional, bensì un impegno prioritario per gli amministratori. La Cultura è la linfa vitale di una Comunità, e tagliare gli orari della Biblioteca equivale a tagliare le ali al progresso e all’arricchimento personale e collettivo.
La mozione presentata in Consiglio Comunale dal Partito Democratico, approvata unanimemente da tutti i Gruppi politici, sembra essere caduta nell’oblio delle promesse non mantenute.
Ci chiediamo: perché il silenzio degli amministratori? L’Assessore alla Cultura della Città dovrebbe essere la prima ad agire, ma sembra che le promesse siano rimaste solo parole sulla carta. È forse la Cultura diventata un costo da ridurre? Un lusso superfluo che può essere sacrificato per risparmiare?
In un periodo in cui la società ha più che mai bisogno di riflessione, apprendimento e connessione, il degrado della Biblioteca Civica è un segnale preoccupante di una visione a breve termine. Gli amministratori dovrebbero porre l’apertura culturale al centro delle proprie priorità, investendo nella Biblioteca come strumento di crescita collettiva.
La Cultura non può essere sacrificata sull’altare del risparmio, ma deve essere valorizzata come il patrimonio prezioso che è, accessibile a tutti, senza restrizioni orarie che ne limitano la portata.
È tempo di una presa di posizione da parte della Giunta comunale di Casale Monferrato; è tempo di onorare le promesse fatte e di investire nella Cultura come chiave per costruire una comunità più informata e consapevole. La Biblioteca Civica non può rimanere nell’ombra, ma deve tornare a brillare come faro di conoscenza in questa città.
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