La Boida

Ascoltate bella gente

E prestatemi attenzione.

Oggi sono ancora quà

Ma domani, chi lo sà…

Sapevate che davanti a me

Son passati più soldati

Che a Marengo con Napoleone?

Io c’ero quando i cavalieri

Delle Grandi Potenze che

Facevano la storia d’Europa

Baldanzosi assediavano la Città

Ero lì che soffrivo ed ansimavo.

Le più belle e antiche

Mappe del “seicento”

Scrivono il mio nome

E disegnano i miei muri.

Di me hanno parlato

Gerolamo Ghilini ,

Francesco Gasparolo

E il sindaco Basile.

Ancora adesso ho muri in piedi

Ed archi possenti di rossi mattoni.

Sono in mezzo a quei campi

Che con me videro tante genti

Con le armi dell’Europa intera.

L’impatto sulla comunità?

Ma a me chi ci pensa?

Io son la vostra storia,

Eppur mi abbatteranno,

senza lodi e senza affanno.

Come chi sono..io son La Boida!

Cugina dell’Aulara e della Moisa

Ma senza una voce “solida”,

Che imprechi le mie ragioni.

La mia sola residua gloria?

La leggerete sui libri di Storia:

“Una volta al Cristo c’era la Boida”.

 

Mario Volante

Alessandria, 13 giugno 2023

1 Commento

  1. Probabilmente dico una cosa che molti sanno: diciamo che la dico per quelli che non la sanno. Sul muro laterale della suddetta cascina c’è una scritta a mano, in corsivo, ormai quasi cancellata, che sarebbe un bel ricordo per tutti gli appassionati di ciclismo, e per quelli alessandrini in particolare: “W Guerra”. Si riferisce chiaramente a Learco Guerra, campione, mi pare, arrivato al culmine della carriera verso il 1928/1930 (non sono un esperto!). E’ quindi un “cimelio” di quasi 100 anni fa, che testimonia una passione popolare. Io la fotografai (con mezzo modestissimo) circa dieci anni fa e di nuovo poco tempo fa, proprio perché i lavori iniziati e lo stato di totale abbandono mi fecero pensare ad un imminente abbattimento. Posso inviare le mie modeste foto a chi vuole. Un grande saluto all’amico Mario Volante.
    Ettore Livorsi

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