La morte oggi

Quell’adolescenziale illusione che non ci siano maschere tra noi, quell’ istintivo umano desiderio che ci si possa parlare davvero dei nostri più dolenti dolori, delle nostre più inconfessabili ombre, di tutte quelle cose che ci cadono dentro inaspettatamente e che necessitano dell’altro, se non altro per pesarne insieme l’assurdo e l’inconcepibile, ebbene tutto questo è ancora in me presente proprio per la sua misteriosa assenza e, nonostante questa lucida visione, ogni volta penso di non uscirne ammaccata, che chi ho dall’altra parte abbia come me le stesse intenzioni di conoscerci gentilmente.

Le illusioni non possono abbandonarci, sono costitutive, eco di quel sottofondo vuoto originale e contraddittorio, da una parte il terribile e dall’altra il bello; attraverso il mistero ci leghiamo a faccende cosmiche come se ne comprendessimo l’essenza, ma la notte ci precipita addosso con tutte le nostre buone menzogne, quelle piccole tende che cuciamo di giorno affinchè nascondano la verità della vita, quella bambina preghiera che invoca ogni volta una madre non matrigna.

Oggi che molte persone a noi vicine muoiono per un accumulo di bugie che continuiamo a volerci raccontare, oggi che la Natura ci chiede riscontro delle nostre continue malefatte, oggi che l’educare, il fare politica, il poter pregare sono diventate vuote immagini di un mortificante continuo spettacolo,  oggi che la tecnologia ci dirige affiancata da un economicismo criminale, la morte mi cade ogni volta addosso interrogandomi sempre più chiaramente.

Essere contemporanei è uno struggente tranello, bisogna essere per forza poeti e fingitori per vivere ? La velocità a cui abbiamo ridotto la bellezza della vita, le assurde distanze che mettiamo alla vera possibilità di incontro, la nostra dimensione di profondità tradita ci fa lasciare ogni giorno cadaveri alle spalle, parole non dette, pensieri non pensati, amicizie abortite, giudizi e pregiudizi sempre appuntiti affinchè non ci si possa mai davvero avvicinare al divenire più umani.

di Patrizia Gioia

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