La patria interiore

La verità ha l’abitudine di rivelare sè stessa.

Ri-trovarci insieme in un ritrovato sentimento di amicizia: filia, filos, è colui che si appartiene.

Mai come oggi è necessario e indispensabile ritrovare questo sentimento di appartenenza, perchè è solo insieme che si è capaci di grandi imprese, di dire no a questo sistema bio-securitario ed omogeneizzante, di comprendere le contraddizioni e il disordine, di constatare la mancanza di un pensiero critico che ci consenta di orientarci, e soprattutto ritrovare la consapevolezza e la responsabilità di tornare a dubitare, perchè solo chi non pensa non dubita.

Per questo ripensamento non è sufficiente solo una coscienza ecologica, ma occorre una metanoia radicale: cioè tornare non solo a pensare, ma soprattutto a sentire insieme noi e la Natura, i cui destini sono indissolubilmente legati.

Come ci suggerisce Raimon Panikkar, uno dei saggi, un mistico del nostro tempo, oggi dobbiamo umilmente e coraggiosamente tornare ad ascoltare la sapienza della Terra: l’ecosofia.

E tutto questo non per trovare una via d’uscita da questo disumano sistema, ma per ri-trovare la via rimettendo in cammino i valori esiliati, per restituire dignità a noi e alla vita, ripensando in modo nuovo anche la salute e la salvezza, l’economia, la scienza, la religione, la tecnologia, la filosofia e la stessa teologia.

Non più separazione: non un oggetto altro da me, sfruttabile a mio piacimento, non uno sterile individualismo, un egocentrismo sfrenato che separa invece che connettere, ma tornare al valore dell’esperienza, come ci suggeriscono anche le ultime scoperte della fisica quantistica.

L’esperienza è informazione quantistica che non è clonabile né copiabile. ( Federico Faggin)

Ecco perchè un compiuter, che chiamiamo intelligente, non potrà mai sostituire l’uomo.

Lo stato quantistico non è fatto di parti separate.

Panikkar ci parla di inter-in-dipendenza e ci dice che la realtà è anche simbolica.

Infatti simbolo e significato sono collegati, come la fisica classica è collegata alla quantistica.

Io faccio esperienza, posso conoscere solo da dentro e la mia coscienza si evolve nel tempo, evolvendosi con una Coscienza che tutto comprende e che molte tradizioni chiamano Dio,altre Atman, altre Natura…

Noi siamo parti intere di un UNO e viviamo grazie alla comunicazione e alla relazione.

Una grande coscienza che guarda sé stessa dal nostro personale punto di vista, unico e irripetibile e questa coscienza ha necessità di ognuno di noi per conoscersi e migliorarsi.

La Creazione è un continuo quotidiano pacificato.

Ricordate la metafora dell’acqua e della goccia? Noi siamo qui per scoprirci acqua della goccia.

O il secolo XXI esimo sarà spirituale ( mistico ) o non sarà .

Oggi la quantistica ci offre delle immagini emozionanti sulla realtà, che non è solo quella che noi viviamo. Esiste una realtà più vasta della realtà fisica, che è quella che noi conosciamo e che pensiamo sia la sola realtà. La somma delle parti non è l’intero e la mappa non è il territorio.

Tornare dunque al valore dell’esperienza rivolgendo il nostro sguardo dentro di noi per scoprire la nostra dimensione di infinito, di eterno, una radicale trasformazione, del nostro stare al mondo in una relazione indissolubilmente legata con tutto e tutti.

E’ un cammino non facile, ma possibile, la nostra Patria interiore.

Da sempre il “conosci te stesso” ci invita alla nostra dimensione di profondità, che possiamo definire mistica, la casa dell’incontro esperibile ma non dicibile.

Il Tao che si può dire Tao non è il Tao.

Sarà solo dalla nostra personale esperienza mistica che nascerà una consapevolezza cosmica, dove il vuoto e il silenzio dovranno occupare un nostro preciso spazio quotidiano.

La necessità della continua trasformazione interiore, l’inseparabilità di Conoscenza e Amore, il sentimento della cura e la sacralità della vita nella sua quotidianità, sono alcuni dei tanti aspetti che ci chiamano a divenire umani più in profondità, in una relazione d’amore con tutto e tutti.

Ecco perchè le culture, le tradizioni, le religioni differenti sono la nostra meravigliosa sfida dell’oggi. Imparare a stare insieme grazie alle differenze senza perdere la peculiarità di ognuna.

Il villaggio globale, di cui tanto si parla, è ancora un retaggio colonialista, omogeneizzare significa impoverire la diversità costitutiva della Vita.

Oggi non bastano più le riforme, occorre dire No al sistema in atto.

La guerra è un fenomeno culturale, dunque non solo un disarmo, ma soprattutto un disarmo culturale. Oggi nessuna cultura da sola è in grado di affrontare le sfide del presente. Occorre un dialogo amoroso e un coraggio totale sia di prassi che di teoria. La sola forma della ragione è un’arma. Occorre la nostra parte femminile per farci fecondare, non una contrapposizione dialettica.

Simon Weil parla di santità geniale . La capacità di coniugare la via spirituale ad una grande capacità poetica. Rinunciando al come.

Come indica il poeta Rilke, quando il pericolo è massimo, sorge dal mio profondo la possibilità di salvezza. Il centro del mondo è il cuore di ciascuno, dove si gioca il gioco, ma non si seguono le regole. Occorre una nuova nascita .

L’uomo sta esaurendo le sue possibilità di vivere in questa pazza velocità proiettato in un futuro, il tempo non è una freccia, ma un campo magnetico che tocca passato, presente e futuro.

Tutto si gioca in questo presente eterno: la tempiternità che evoca Panikkar.

Le culture e le religioni ci parlano della possibile esperienza della nostra Patria interiore , luogo di ispirazione, quell’invisibile traiettoria che ci attraversa.

Oggi i dolori del parto sono visibili: la verità ha l’abitudine di rivelare sé stessa.

Danzare Iperconnessi gioiscono.

è riempire un vuoto, Ma non è internet che ha inventato

è tacere l’essenza la connessione.

di un grido? C’è sempre stata,

E’ la vita dei nostri capace di aprire le vie della fede,

astri rapidi presa al dell’arte, dell’invenzione,

rallentatore. e della quotidiana sopportazione

Rainer Maria Rilke Cesare Viviani

 

Fonti dal pensiero di : Raimon Panikkar: Opera Omnia; Federico Faggin: Silicio; Shantena Sabbadini: Il Tao Te Ching; Carl Gustav Jung : Sincronicità, I Ching; Rilke, Poesie….i mistici d’ogni tempo e i fisici quantistici dell’oggi.

di Patrizia Gioia

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