Nanjing Road, Shanghai

Per me è il centro del mondo, anzi, il Mondo.
Attraversare questa lunga strada significa entrare profondamente nell’anima della nuova Cina, quella voluta e disegnata da Deng Xiaoping tanti anni fa.
Il volto moderno di questa nuova Cina, ma anche il museo capace di raccogliere tradizioni trimillenarie.
Nanjing era la vecchia capitale imperiale e questa strada le rende omaggio.
Molti si ricordano i terribili massacri del 1937, quando l’armata imperiale giapponese sottopose l’antica capitale ad una serie di inenarrabili massacri. Ma Nanchino vive e rivive oggi anche in questa via centrale della nuova capitale del mondo.
È una via lunga circa 7 km, e nel mezzo vi si trova un semaforo con un grande passaggio pedonale, le prime volte avevo l’impressione che un milione di persone venisse incontro a me e che come Mosè io potessi attraversare questa foltissima schiera.
Su entrambi le parti di questa via ci sono le rappresentazioni della vecchia e della nuova Cina, da un meraviglioso hotel pagodato degli anni ‘20 del secolo scorso, ad una gigantesca farmacia piena di prodotti erboristici regionali e poi, via via, ristoranti rappresentativi di ogni regione della Cina, centri di massaggio con inevitabilmente esposti i prezzi del massaggio stesso, teatri che replicano commedie o tragedie di mille o duemila anni fa, cinema che alternativamente propongono film nazionali o internazionali, e nei quali non si nota l’eventuale intervento della censura.
Non mancano i McDonald’s o gli Starbucks, ma non opprimenti bensì quasi sempre bilanciati da piccoli ristorantini che espongono le tradizionali specialità culinarie cinesi.
Certo, ci vogliono molte ore per poter visitare adeguatamente questa strada, ma non si ha l’impressione di qualcosa di prefabbricato, come una sorta di Disneyland, ma bensì una arteria che percorre il pulsare della vita come se essa stessa fosse parte integrante della giornata di un giovane millennial cinese o forestiero.
A me Nanjing Road ha dato veramente l’impressione di appartenere ad un mondo antichissimo e nuovissimo, in ciò molto differente dalle vie centrali di Parigi, di Londra ed anche tutto sommato di New York.
È vero quel che si dice, che la Cina vuole creare un modello di impostazione di vita molto differente da quello a cui siamo abituati noi in Occidente, che ci pare, inevitabilmente, il migliore.
Ma è veramente così?
Molte nostre idee sono lente, stanche, e non più al passo con la storia contemporanea.
Vedremo nel prossimo futuro chi avrà ragione…
Io nel dubbio mi astengo.

Viator

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