Oppenheimer

Film da vedere per la strabiliante perpetua lotta dove gli Stati Uniti sembra che ci credano davvero al loro sanificante e santificante ruolo di salvatore.

Una continua paranoia ad un nemico sempre presente anche quando non c’è.  Il maccartismo è sempre presente nelle nostre vite, si traveste solo e facciamo fatica a riconoscerlo. Ci siamo caduti dentro anche in questi anni, spinti dalla Signora Paura, ben alimentata da ogni Potere.
Ci sono momenti altamente poetici, dove non sventola alcuna bandiera, ma è la profondità  umana che parla, che chiede indignazione e coraggio, un ascolto poco frequentato soprattutto da chi al Potere sacrifica tutto. C’è un femminile fecondo, che conosce il momento della sana disobbedienza e sa anche che non sempre c’è la fa’.
Scienza e Coscienza si interrogano e il timore della reazione a catena si fa evidenza, non solo per il primo esperimento atomico, ma proprio perché è da quell’esperienza che l’abbiamo innescata nelle nostre vite.
Le profezie costano care, lo dice l’amico ad Oppenheimer e il film c’è lo mostra e ancora una volta i nostri limiti che ci parlano rimangono inascoltati.
Emerge come Canto Santo la parola di Einstein, la sua figura spettinata è l’Angelo inascoltato.
Un esperimento, quello atomico, non sicuro al 100 per cento!
È probabilistica la nostra vita, tutto ora c’è lo dice e c’è lo mostra, eppure imperterriti dedichiamo i maggiori sforzi,  e non solo economici, agli armamenti.
Cosa ci vogliamo garantire? Ancora la lotta tra Caino e Abele? Eppure pensiamo di essere esseri “cresciuti” .
Solo la non violenza sarà la risposta. Einstein e Gandhi ci parlano da sempre: perché  questa stupenda scienza applicata che risparmia lavoro e rende la vita più facile ci porta così poca felicità? La risposta è semplice perché non abbiamo ancora imparato a farne un uso corretto. A elevare l’uomo è ad arricchire la natura non sono certamente le applicazioni della ricerca scientifica, ma la spinta a capire il lavoro intellettuale di creazione e di studio. Tutto il nostro decantato progresso tecnologico,  la nostra stessa civiltà e ‘ come l’accetta nelle mani del maniaco criminale.
Il presidente degli Stati Uniti, di fronte all’interrogante Oppenheimer si assume la responsabilità  di averla usata l’atomica sul Giappone.crede forse di liberarci?
Non crediamo sia così,  nessuno di noi può tirarsi fuori dalla responsabilità  di ogni crimine che viene perpetrato su ogni essere. Oggi la Madre Terra ci sta chiamando a viva voce, non è  più  tempo di quiete, di provare, di sperimentare. Abbiamo tra le mani il potere di annullarci o di trasformarci . E per farlo occorre un nuovo linguaggio, una Parola che insegni alla Ragione il suo vero diritto di veto: basta farci guerra.
Iniziamo da dentro a snidare il vero nemico per non metterlo più fuori. La Verità  e la non violenza sono antiche come le montagne. La politica della ritorsione non ha mai avuto successo. Basta desiderio di vendetta, perdonarsi a vicenda per non essere ancora consapevoli che siamo tutti invitati al banchetto della Vita, dove solo l’amore ha la capacità  creativa e non distruttiva di dare a ogni cosa il suo giusto posto.
Patrizia Gioia

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