Parcheggio selvaggio e strade dissestate

via Verona con cartelli uso “grida manzoniane”

Non sono passati troppi mesi dalla fine dei lavori di risistemazione delle lastre dei marciapiedi di via Verona nel tratto fra via Volturno e via Santa Maria di Castello e già si intravedono i segni di ammaloramenti preludio di ulteriori rotture. Non intendo minimamente criticare le modalità di esecuzione dei lavori, non avrei i titoli necessari. Ma si può usare quanto succede in questa via come paradigma delle vie del centro con marciapiedi a raso. Infatti, osservando i punti in cui si verificano le sconnessioni delle lastre e le rotture è possibile formulare delle ipotesi su alcune delle cause dei danni.

Un mezzo in movimento possiede un energia cinetica (proporzionale alla massa e al quadrato della velocità) che viene scaricata a terra principalmente in caso di frenata o cambio di direzione, analogamente il fondo stradale deve assorbire (azione e reazione) le forze generate dalle oscillazioni verticali del veicoli.

lastre risitemate e prossime al distacco

Se si presta per qualche istante attenzione si verifica facilmente che il passaggio delle auto sulle lastre dei marciapiedi provoca il distacco delle lastre dalla base cementizia su cui poggiano e, anche per una sorta di effetto leva dovuto alle maggiori dimensioni rispetto ai cubetti di porfido, ne, in tempi rapidi, provoca la rottura (le vecchie lastre di granito molto più spesse resistono meglio). Tutto questo capita perchè i veicoli passano sui marciapiedi trovando altri mezzi che ingombrano il normale passaggio sostando in zona vietata. C’è pero anche qualche caso particolare. Nel tratto di via Verona tra via Santa Maria di Castello e via S. Ubaldo sono stati creati degli stalli per il parcheggio a pagamento (strisce blu vedi foto) con il risultato che i mezzi in transito devono passare sulle lastre del marciapiede rompendole. In questo caso gli automobilisti non hanno responsabilità.

Ragionando semplicisticamente viene da pensare che basterebbe disincentivare la sosta vietata per evitare i danni e i relativi costi per il ripristino usando nel caso i soldi delle multe.

via Verona con auto regolarmente parcheggiate

Ma evidentemente non è cosi perchè chi amministra (o ha amministrato) la città non pensa che il contrasto alla sosta selvaggia debba essere fatto ricorrendo alle multe ma imbruttendo la città con più o meno costosi paletti dissuasori di varia foggia per impedire fisicamente l’accesso o la sosta in zone vietate[1].

Certo se il fine della politica è acquisire consensi, non importa come, non riesco ad immaginare un politico che proponga una legge per promuovere tutte le tecnologie moderne atte a contrastare le violazioni al codice della strada e non solo (vedi l’articolo di Bruno Soro)[2] scontentando dei potenziali elettori.

Certo i cittadini assecondano questi comportamenti quando scelgono i propri rappresentanti e non possiamo fingere di non avere colpe[3].

Chi in questi mesi fosse passato in piazza Santa Maria di Castello ristrutturata, non avrebbe potuto non notare auto o furgoni parcheggiati a ridosso dell’abside della chiesa, forse il più importante monumento della città.

Certamente; se interpellati, i possessori dei mezzi in divieto di sosta sosterrebbero tutti di avere non solo un buon motivo ma la necessità di parcheggiare in quel modo. Per far rispettare le regole dettate non solo dal codice ma anche dal buon gusto e dalla buona educazione non è necessario aspettare i “droni” basta che, passi a fare le “contravvenzioni”qualche vigile (o ausiliario del traffico), magari assumendone qualcuno. La spesa si ripagherebbe.

[1] Nel comunicato diramato in occasione dell’attivazione della barriera mobile installata tra piazza Santa Maria di Castello e via Milazzo si legge: “Questo divieto impedirà l’accesso a tutti i veicoli a motore che non hanno diritto al transito nell’area in questione – ha spiegato il vicesindaco ed assessore alle Politiche per la Mobilità Urbana, Davide Buzzi Langhi -. Si tratta di un avvio sperimentale per sei mesi, per testarne l’efficacia e valutare gli effetti della chiusura. Auspichiamo che sia risolutivo per il contrasto del fenomeno del parcheggio selvaggio che più volte è stato segnalato nella zona”.

[2] https://www.cittafutura.al.it/web/_pages/detail.aspx?DOCID=21694

[3] Rivediamoci ogni tanto il divertente ed amaro film “L’ora legale”

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*