Presentazione del volume “Carlo Pace – Segni – Materiali – Fonemi”

Grande partecipazione lo scorso 1° aprile alle ore 16 nel Broletto di Palatium Vetus.

Con molto piacere tutta la redazione di CittaFutura (come tutti  i membri dell’omonima associazione) guardano con interesse a questo autore, si potrebbe scrivere “a questo amico”, che è Carlo Pace. Molti di noi lo hanno conosciuto direttamente e ne hanno apprezzato le doti di riservatezza, acume e intelligenza. soprattutto artistica, il suo campo d’azione, ma non solo.

Nel nostro “piccolo” abbiamo tentato un’opera di divulgazione “classica” per chi bazzica il mondo della scuola e che ha i suoi epigoni in Gianni Rodari, Danilo Dolci, Piumini e Liberovici. Si tratta di accostare i bambini delle Elementari ( o poco più) a queste opere e vederne le reazioni. Si può fare con la musica, con la pittura, anche astratta, con la scultura (formale o informale che sia…), anche con la letteratura (sulla scia di “dadaismo” e “futurismi” vari),  vi assicuriamo che funziona.

Bene…le reazioni sono state “sembra un crocefisso di uno magro”, questo invece rappresenta “animali in fattoria”, quest’altro “la pioggia”, l’ultimo (per questo “assaggio”) “i soldati”. E potremmo continuare. Non è difficile la preparazione: è sufficiente un cartoncino di fondo, rigido e rigorosamente bianco, a cui attaccare delle belle riproduzioni del nostro Carlo Pace. La curiosità di capire, la voglia di intuire e, a volte, inventare, faranno il resto. Un’esperienza che dovremmo provare anche noi più spesso, non facendoci guidare troppo dalle introduzioni altrui a cui, sia ben chiaro, va il massimo rispetto e la più grande gratitudine. Soprattutto vanno centinaia di ringraziamenti a chi sta facendo emergere da una nebbia inopportuna un autore di qualità. Grazie davvero. (n.d.r.)

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Alessandria, 1 aprile 2023 – Carlo Pace, uno dei più importanti artisti alessandrini del Novecento, viene riproposto all’attenzione del grande pubblico con il libro “Carlo Pace – Segni – Materiali – Fonemi” (edito da Falsopiano) che verrà presentato sabato 1° aprile alle ore 16 a Palatium Vetus.

Curato da Alberto Ballerino, il volume è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e all’impegno dell’associazione “Città Futura”.

Dopo i saluti di Luciano Mariano, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, interverranno Renzo Penna, presidente di “Città Futura”, Alberto Ballerino e Anselmo Villata, già presidente dell’Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea e vice presidente dell’Association Internationale des Critiques de l’Art (istituzione che è parte del Consiglio dell’Unesco). Durante gli interventi saranno proiettate le immagini contenute all’interno del volume.

Da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria la presentazione del 1° aprile è solo un primo passo verso la rivisitazione di questo importante artista alessandrino, la cui figura verrà poi approfondita in un’esposizione in programma proprio a Palatium Vetus.

Quest’anno, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – afferma il presidente notaio Luciano Marianoha deciso di portare all’attenzione del pubblico il maestro alessandrino Carlo Pace, una figura fondamentale nel panorama artistico e culturale nazionale della seconda metà del Novecento, e ha organizzato due appuntamenti di rilievo che permetteranno di avvicinarci alla vita e alle opere dell’artista. La presentazione del volume, di cui è autore lo studioso e giornalista Alberto Ballerino – che ringrazio per il prezioso lavoro svolto,- sarà il primo evento rivolto ad approfondire la cooscenza di Carlo Pace a cui farà seguito, nel prossimo mese di aprile, l’inaugurazione della mostra dedicata interamente al maestro alessandrino. Palatium Vetus sarà ancora una volta la sede di una interessante operazione culturale che la Fondazione propone al grande pubblico e agli esperti dell’opera di Pace. Una sfida, quella di dedicare una mostra a un artista considerato “controcorrente”, che ha prodotto un gigantesco lavoro, consistente in migliaia di opere a testimonianza di un’attività instancabile, sempre originale, mai d’occasione e ripetitiva e, al contempo, un’opportunità di formazione e conoscenza per tutti coloro che amano la cultura e per gli studenti ai quali sarà dedicato un percorso privilegiato.


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