Una proposta innovativa per l’Università alessandrina

A volte le chiacchierate informali sortiscono più risultati di lunghe preparazioni e confronti sui temi di dibattito. E’ quanto è successo lo scorso 18 dicembre nella prestigiosa cornice della “Saletta Gruppi Consiliari” del Palazzo Municipale di Alessandria. L’incontro era sullo stato dell’arte in merito all’Università alessandrina. Cresce? Funziona l’autonomia dell’U.P.O.? Quali possono essere le chiavi di un miglioramento? E così via. Gli interlocutori erano i proff. Serena Quattroccolo e Giorgio Barberis, ben calati nelle loro funzioni accademiche e soprattutto con incarichi di rappresentanza importanti. Il discorso è filato liscio fra considerazioni sull’insufficiente spazio per la Biblioteca umanistico-giuridica, alla necessità di una soluzione per gli studenti residenziali, attualmente in forte disagio e, non ultimo, nuove idee per una migliore promozione dell’Ateneo. Come era ovvio ha tenuto campo anche la proposta di utlizzare l’ex edificio “Caserma dei Carabinieri” sito in via Cavour, con parti su Via Mondovì e Corso Cento Cannoni.  Siamo, per i non alessandrini, nella zona vicina a piazza Garibaldi, in piena area universitaria, con la possibilità di raddoppiare gli spazi a disposizione di funzioni didattiche, residenziali e di rappresentanza. Stante la perplessità da parte del Senato accademico rispetto alla scelta, pare ci sia un’apertura rispetto all’area “moderna” dell’edificio, quella su Via Mondovi’. Vedremo gli sviluppi.

Fatte poi le debite considerazioni in merito al “triennale” 2019-2022, deliberato dal medesimo consiglio universitario, con stanziamenti fortemente squilibrati a danno della parte alessandrina della “tripolare”, si è iniziato a discutere di possibili “promozioni” dell’Ateneo. Su questo, come CittaFutura, ci siamo già espressi più volte, anche in confronti diretti con Rettore e Vicerettore. Siamo stati noi, per esempio, a ricordare quanto potrebbe essere importante un percorso di Laurea (triennale o di “specializzazione”) sulla “chimica ambientale”, con attenzione particolare agli impatti ambientali, alle modalità di riciclo e bonifica. Un campo un cui tenemmo , per qualche anno, servizi formativi di eccellenza ma che, col tempo, ha subito drastici ridimensionamenti.

Discorso simile potrebbe essere fatto per la seguente proposta, solo accennata in sede di dibattito con i proff. Quattroccolo e Barberis, che cominciamo a delineare in modo più preciso.

Una proposta innovativa, per saperne di più su “Post colonialismo, dinamiche economiche mondiali e promozione della pace e della non violenza”

Concetti come “promozione della pace”, “promozione della giustizia”, “promozione della solidarietà sociale” sono entrati ormai prepotentemente non solo nel linguaggio ma nella vita vissuta di ciascuno di noi. Saqrebbe quindi estremamente opportuno un “percorso di eccellenza universitaria” dedicato a questi argomenti. In un quado in cui alla marcata apertura internazionale si affiancherà una forte interdisciplinarietà e una stretta interazione fra cultura umanistica e scientifica. Si tratterà di percorsi formativi che andranno ad approfondire contenuti scomodi e poco praticati come le conseguenze del neocolonialismo, l’impatto del sistema capitalistico e le diverse reazioni alla globalizzazione via via emergenti da più parti del mondo. Contenuti a spiccato valore economico finanziario, giuridico e tecnico-scientifico oltre che giuridico-sociale. Contenuti che saranno resi ancora più efficaci dal particolare approccio didattico che, come e ancor di più di altri percorsi, valorizzerà il rapporto organico fra aspetti teorici e pratici, favorendo una partecipazione attiva degli studenti.  Un approccio che, anche se non nuovissimo, dipende molto dalle modalità organizzative dei lavori di gruppo, dalla loro gestione e dalle finalità solidali che le caratterizzeranno.

Sbocchi professionali possibili

Mediazione e conciliazione di pace”: ruoli di composizione amichevole, di situazioni conflittuali, compiti di mediazione culturale, funzioni di collaboratore del “Difensore Civico”.

Cooperazione internazionale” : diversi ruoli richiesti nei progetti di cooperazione internazionale gestiti da organismi nazionali, internazionali o sovranazionali, e dalle organizzazioni non governative (ONG). Ad esempio: il lavoro sul campo per la realizzazione di un progetto, il monitoraggio del suo sviluppo e la verifica dei risultati, le attività di controllo e di proposta nel settore della cooperazione nell’area dell’educazione, anche universitaria, la promozione di professionalità e la formazione di quadri nei gruppi sociali indicati come “società deboli”.

Soluzione pacifica dei conflitti” : figure che operino negli organismo nazionali e internazionali, fornendo apporti ad azioni nonviolente per la soluzione di controversie, per la trasformazione dei conflitti, nella gestione delle fasi che seguono conflitti armati. Ad esempio: monitoraggio elettorale, controllo dei diritti umani, facilitazione dei processi di democratizzazione.

“Terzo settore” figure che dispongano di competenze interdisciplinari relative al funzionamento di organismi del Terzo Settore ed alla loro amministrazione. Ad esempio il ruolo di operatore di sistema o di rete, di progettista del sociale, di organizzatore delle risorse umane.

“Formazione”  : figure capaci di intervenire nell’ambito dei progetti di formazione e di educazione alla pace, alla nonviolenza ed allo sviluppo umano.

Attività formative

La didattica si colloca principalmente nelle seguenti aree:

.-. giuridica: diritto privato, pubblico, del settore non-profit, dello stato, internazionale e umanitario;

.-. economica:  istituzioni di economia, economia dello sviluppo, dell’ambiente, storia economica;

.-. umanistica: metodologia delle scienze umane, sociologia dello sviluppo e dei conflitti, teoria della nonviolenza, etica, storia moderna e contemporanea, geografia;

.-. statistico-matematica: elementi di matematica, informatica, demografia, statistica sociale, modellistica per le decisioni in situazioni di complessità e di conflitto;

.-. scientifico-tecnologica: biologia umana, evoluzione biologica, biologia del comportamento umano, antropologia ed etno-sviluppo, psicologia, energia e sviluppo sostenibile, storia della scienza.

All’iniziativa della Redazione di CF, di tutta l’associazione “Città Futura” si è collegato il gruppo provinciale dell’Associazione per la Pace e la Nonviolenza, la FIMA (Federazione Italiana Media Ambientali), “Ambiente Piemonte” (con l’assenso entusiastico del giornalista RAI Beppe Rovera) e la nascente ODV a marcata proiezione informativa “ALEx”. Siamo agli inizi del percorso che, prevedibilmente, non sarà facile ma che ci vedrebbe – con la sola compagnia dell’Università di Pisa – all’avanguardia in questo delicato settore.

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