Ottima notizia, tra i responsabili dell’azienda Lardini è prevalso il buon senso. Certo è stata necessaria la mobilitazione del sindacato e le molte prese di posizione contro un provvedimento particolarmente grave perché colpiva un rappresentante dei lavoratori.
Il delegato sindacale Alexander Delnevo che si era impegnato nel sindacato con la Filcams-Cgil per i diritti dei lavoratori all’Outlet di Serravalle Scrivia (AL), dopo essere stato licenziato senza una giusta causa e un giustificato motivo, è stato reintegrato nel posto di lavoro dai titolari della ditta Lardini
Se fosse ancora in vigore l’art. n.18 dello Statuto dei lavoratori (legge 300/1970) questo licenziamento, chiaramente discriminatorio, non sarebbe comunque stato possibile.
Per questo sulle decisioni contrarie al sindacato e ai lavoratori prese dal Governo di Matteo Renzi e non messe in discussione dai governi che si sono succeduti non basta, come sostiene l’onorevole Bersani, “tirare una riga e guardare avanti”. Occorre che il centro sinistra, la sinistra, insomma coloro che hanno sostenuto e votato le norme del Jobs Act e l’eliminazione dell’Art. 18 dello Statuto, per tornare credibili tra le persone che per vivere devono lavorare, ammettano quelle decisioni sbagliate, facciano ammenda e spieghino le ragioni di quegli errori.
Allora si potrà, non solo voltare pagina, ma, come è necessario, scrivere un nuovo libro che abbia al centro le ragioni del lavoro per una società di persone libere e uguali.
Dopo la revoca del licenziamento, chiaramente pretestuoso, sono adesso più forti le ragioni e le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Outlet di Serravalle Scrivia per migliori condizioni di lavoro e il rispetto dei diritti sindacali.
Renzo Penna
Alessandria, 4 luglio 2019
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