Segnali parafascisti che preoccupano

Li conosciamo. Li abbiamo già incontrati decine di volte. Si presentano sempre allo stesso modo. Sguardi severi, tra il tronfio e lo sfrontato, parole d’ordine stantie ma sempre “gradite” (a loro e ai loro amici), spesso vestiti di nero, con tendenza a rivalutare ciò che non è rivalutabile, semplicemente perchè frutto di una serie di errori politici, sociali, etici, umani e militari. Il nostro riferimento va, come si sarà capito, al ventennio fascista e ai prodromi a cui ancora dobbiamo assistere. Ciò che è successo in settimana a Torino ci lascia sbigottiti e increduli, nella speranza che venga fatta luce sul vero peso che hanno avuto le Forze dell’Ordine in questa vicenda. Ci sono indagini e inchieste in corso, anche interne al Corpo di Polizia. Ne attendiamo fiduciosi l’esito e, nel frattempo, rilanciamo il comunicato appena ricevuto.

LA POLIZIA A TORINO DIFENDE ANCORA I FASCISTI DEL FUAN E MANDA IN OSPEDALE STUDENTI E DOCENTI IN PRESIDIO ANTIFASCISTA: PICCHIATE ANCHE LE PROFESSORESSE ALESSANDRA ALGOSTINO E ALICE CAUDURO
Solidarietà piena dell’ANPI per la componente universitaria che difende la Costituzione e lotta per un mondo migliore: questa è la colpa di tutte le persone caricate a freddo dalla polizia in università il 5 dicembre.
Siamo colpevoli e solidali anche noi, fino in fondo, da generazioni.
Fuori i fascisti dall’università!
Il comunicato del Coordinamento Antifascista Torinese a cui l’ANPI aderisce:
“A poco più di un mese dall’ingresso della polizia nell’Università e dalle violente cariche effettuate il 27 ottobre per mettere un’iniziativa dei neofascisti del Fuan al riparo da azioni di disturbo, il copione si è ripetuto. Questa volta davanti al Campus Einaudi, in occasione di un tentativo di volantinaggio da parte di uno sparuto gruppo di attivisti del FUAN, contestato da studenti e studentesse dell’Ateneo.
Di nuovo cariche e manganellate estese anche a due docenti di Giurisprudenza, che, dopo essersi qualificate, si sono interposte tra gli agenti e gli studenti per evitare incidenti e che sono finite al Pronto Soccorso con lesioni al capo e allebraccia. La gravità del fatto è accentuata dalla circostanza che le cariche sono avvenute “a freddo”, quando gli attivisti del FUAN si erano ormai allontanati, accompagnati dalla dirigente di polizia intervenuta, e, dunque, era venuta meno – anche ammesso che fosse esistita in precedenza – ogni esigenza di tuteladell’ordine pubblico.
A fronte di ciò il Coordinamento Antifascista torinese esprime la più ferma protesta per l’operato della polizia e la piena solidarietà agli studenti, alle studentesse e alle docenti gratuitamente colpite e segnala alla città e alle forze politiche e sindacali alcuni aspetti particolarmente preoccupanti.
La polizia è arrivata in forze e in tenuta antisommossa contestualmente agli attivisti del Fuan e prima di qualsivoglia contestazione: non, dunque, per garantire, in caso di necessità, un’equilibrata e imparziale tutela dell’ordine pubblico ma in un’anomala funzione di “scorta” del gruppo neofascista. Non solo: le cariche
contro le studentesse e gli studenti antifascisti (e le docenti intervenute per contribuire a un pacifico sviluppo della situazione) sono avvenute – come si è detto – “a freddo”, senza alcuna esigenza di ripristinare un ordine pubblico compromesso.
L’intervento, dunque, appare non solo eccessivo e sproporzionato ma radicalmenteimmotivato e improprio. Né è casuale che ciò sia accaduto all’indomani della presentazione di un disegno di
legge governativo teso, tra l’altro, a restringere il diritto di manifestare e di dissentire e dopo che, nei giorni immediatamente precedenti, alcune iniziative non violente di protesta per l’inerzia della politica di fronte al cambiamento climatico e per gli investimenti militari in città hanno provocato denunce, fogli di via e trattenimenti prolungati in Questura.
Una cosa è, a questo punto, chiara: non siamo di fronte a episodi gravi ma isolati bensì a un deterioramento complessivo del quadro politico e all’attacco sistematico a diritti
fondamentali.
Ciò impone a chi ha a cuore le libertà di tutte e di tutti un’accresciuta vigilanza e una
conseguente mobilitazione.
Torino, 5 dicembre 2023″
🌹 Un abbraccio speciale di pronta guarigione alla nostra Alessandra Algostino, docente di diritto costituzionale, tesserata ANPI Grugliasco e compagna di tante iniziative sulla Costituzione, anche a livello nazionale .
Comunicato a cura del Coordinamento Antifascista Torinese a cui l’ANPI aderisce.

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