Sport e politica

In questi giorni, ci sono stati grandi successi sportivi dovuti a due giovani millennials.

Nel tennis, Jannik Sinner, nonostante il cognome tedesco, ha suscitato un grande entusiasmo in tutta Italia per le sue imprese tennistiche contro il numero uno al mondo, il solido e coriaceo Djokovic.

Il tennista altoatesino ha dimostrato preparazione, metodo e una grande volontà di imparare che lo stanno spingendo verso il top del tennis mondiale.

Una buona dimostrazione di come la tanto criticata gioventù di oggi possa essere di ottima qualità se alle risorse naturali si uniscono determinazione e coraggio.

Lo stesso si può dire, nel settore motoristico, di Pecco Bagnaia, che ha dimostrato forza e stamina, nonostante gli incidenti spettacolari a cui è stato sottoposto.

Non è facile riconfermarsi campione del mondo in un settore così combattuto, nel quale le moto giapponesi avevano lasciato poco spazio agli altri.

Il duo Ducati-Bagnaia ha dato un bel esempio di costanza e combattività, rendendo orgogliosi gli sportivi italiani.

Giovani, determinati, grintosi, ma anche simpatici ed umili, questi ragazzi stanno dando lustro a tutto lo sport italiano, ed era l’ora.

Poche chiacchere, molti fatti.

Al contrario, i politici romacentrici danno prova di galleggiare in un mondo in cui le chiacchere prevalgono sui fatti, in cui una piccola ma bellicosa giovane donna, con ideologie discutibili, si trova attorniata da una carrettata di maschi, le cui uniche ambizioni sono mantenere il potere e ubriacarsi di menzogne.

Certo, il governo della Meloni non è l’unico ad essere discutibile, sono trent’anni che si va avanti tra intrighi ed inghippi in una altalena fra una pseudo destra ed una pseudo sinistra.

Si vive fra fake news effettive e fraudolente.

Per usare una terminologia tennistica, Sinner e Bagnaia battono Roma e il malaffare 6-0, 6-0.

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