Una questione di stile

In questi giorni si discute molto sull’incontro/scontro fra il Presidente del Consiglio ed il Presidente della regione Campania durante una manifestazione istituzionale.

I mezzi di comunicazione hanno trattato la cosa come fosse una sorta di simpatica farsa, e lo scambio di battute è sembrato quello di una vecchia commedia all’italiana sui generis.

Però, a mio avviso, non è stato colto l’aspetto serio, di gravità, che tale duetto avrebbe provocato in altri tempi.

Faccio un riferimento preciso e netto: ho avuto modo, da ragazzo, di assistere a due comizi di Almirante, sempre molto contestati, in piazze che contenevano però molti dei suoi fedeli.

Io non mi posso definire un adepto di Almirante, non ne ho mai condiviso la parte politica, per cui quello che mi spingeva ad assistere al comizio era la curiosità.

Ebbene, devo dirlo con onestà, in questi comizi ho sentito attacchi alla parte avversa, molto documentati e molto agguerriti, ma che mai raggiungevano la volgarità ed il basso livello dei contraddittori di questi giorni; la Meloni si potrebbe definire una sorta di nipotina di Almirante, con il quale ha condiviso idee e aspirazioni e ricordiamo che, comunque, Almirante è stato un esponente importante della Repubblica Sociale e non ha mai ritrattato le sue posizioni; però, devo dirlo, sia nei comizi a cui ho assistito, sia in altre manifestazioni, pur essendo molto critico degli avversari politici, specialmente i comunisti, devo dargli atto che, almeno stilisticamente, non è mai sceso così in basso.

Non so se la disaffezione degli elettori verso questa politica sia dovuta ad una totale carenza di forma oltre che di contenuto, ma è certo che la nipotina deve percorrere ancora un lunghissimo percorso prima di potersi definire erede del nonno Almirante.

E chiaramente con ciò non voglio esprimere un giudizio politico, ma soltanto di stile, di rispetto per le istituzioni.

Viator

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