Ad ogni azione ….

… corrisponde una reazione uguale o contraria.

Questa regola universalmente riconosciuta mi pare sia stata ignorata molte volte, quasi sempre con effetti catastrofici. Così siamo in guerra, anche se rimuoviamo la parola e non il fatto.

Donbass … un conflitto tra Ucraini e separatisti filorussi, iniziato nel 2014, ma praticamente ignorato dai media fino a quando l’invasione russa non ha toccato interessi che feriscono il cuore dell’Occidente capitanato dagli Stati Uniti. Insomma, se grano e gas arrivavano regolarmente non c’era tanto da fare gli schizzinosi. L’ipocrisia d’una questione morale indossata dagli stati indirettamente coinvolti mi fa amaramente sorridere poiché non esiste morale se non la convenienza di parte travestita da nobili ideali.

Zelensky era simpatico come personaggio onesto e sprovveduto che si trova ad amministrare la capitale nella fortunata serie televisiva che lo avrebbe portato alla guida del paese, ma nessuno avrebbe immaginato che il quasi sconosciuto presedente dell’Ucraina sarebbe balzato alla cronaca planetaria nella parte di eroe . Lo abbiamo visto intervenire su grandi schermi in divisa militare che dall’inizio dell’invasione ha teatralmente rappresentato il suo ruolo di combattente. Tutto bene … ma da sempre diffido delle santificazioni di cui sommessamente continuo a dubitare.

Ciò che colpisce al cuore sono le inutili violenze compiute dai Russi nei territori occupati, un tragico repertorio di vittime tra la popolazione inerme, donne e bambini, per fiaccare una sorprendente determinazione a resistere, operando la dolorosa distruzione di città e monumenti patrimonio artistico e storico di un Paese e dell’umanità.

Per analogia il pensiero va alla guerra di Cecenia, un territorio distrutto ed una popolazione martoriata della quale abbiamo preso atto con colpevole indifferenza attraverso qualche breve servizio giornalistico e la visione di un film , con un numero approssimativo di vittime tra 25.000 e 50.000. Ci siamo distratti al punto da non conoscere nemmeno il calcolo dei morti. Ma la Cecenia non ci forniva il grano o il gas … .

Ora altri Ceceni, mercenari che si distinguono per le efferatezze compiute, servono la causa russa, altri la causa ucraina come se l’antagonismo si fosse trasferito altrove, ma con la stessa virulenza .

Buoni e cattivi che solo la Storia giudicherà.

Marina Elettra Maranetto

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