Al ristorante

Sono da sola al ristorante.

Mi piace stare da sola al ristorante, un microcosmo d’umanità.

Quando dico ” vado al ristorante ” il più delle volte mi chiedono: “da sola?”…ed io rispondo “sì , da sola, che è il miglior modo di stare al ristorante… a meno che non si tratti di un invito speciale che abbia un lieto fine o magari anche un lieto quanto raro principio. Ma questo capita, se capita, poche volte nella vita.

Conosco la psicologa maschile… quella comune, intendo: la colgo dall’inizio.

Ecco , in questo momento un Passero Solitario si siede al tavolo accanto : il suo pensiero mi è più chiaro di quanto lo sia per lui.,.

Un uomo dalla maglietta a righe…sobria, devo dire onestamente, aria malinconica, capelli riportati, mento sfuggente.

Mi guarda di soppiatto pensando di non essere colto dal mio sguardo allenato… ma farmela è molto difficile.

Anni d’esperienza mica si sfumano in un attimo.!!

Certo un po’ m’immaliconisce pensare di essere alla portata d’uno “scolorito” , come se le mie azioni fossero talmente in ribasso da toglierle dal mercato.

Forse dovrei fare una revisione dell’autostima.

Pensiero del Passero Solitario : “Non male.

È sola.

Magari in cerca.

Siamo al mare.

Nel miglior ristorante.

Che ci fa una Donna sola nel miglior ristorante??

Adesca… ??

Pensiero banale.

Ma la bastarda lo spiazza.

In attesa del piatto estrae dalla borsa un libro… e si mette a leggere.

Il libro è uno strumento diabolico di disorientamento e di salvezza.

Si sfuma ciò che accade intorno

Non le importa altro.

Solo leggere.

Se un Passero destasse qualche interesse, estrarrebbe il notes e si mettetebbe a scrivere.

Da un movente poco nobile potrebbe nascere l’ispirazione estraniante.

Difficile non farsi domande se una Donna, al ristorante , si mette a scrivere furiosamente..

Le è successo… di incontrare un uomo assai interessante, incuriosito dalla concentrazione di una che non resiste all’ impulso di scrivere: avrà sicuramente qualcosa da dire, una Donna così, una Donna che pensa.

A meno che non sia la lista della spesa.

No

Inutile tentare,

troppo difficile, pensa il Passero Solitario…

Meglio il mio smartphone.

Magari Facebook, Youtube … insomma quelli.

Posso essere chi voglio.

Qualcuna mi risponderà.

Non esiste virtù.

Solo il virtuale.

Il Passero si distrae.

Ora guarda oltre .Sta cercando anche lì il suo Niente

Ogni tanto lancia uno sguardo.

Gli è andata bene.

Non sa quanto carogna io possa essere pur di regalarmi una risata dentro.

di Marina Elettra Maranetto

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