Anche David Sassoli ci ha lasciato. Figura poliedrica e mai divisiva.

La notizia della scomparsa di David Sassoli colpisce profondamente e ci addolora. Abbiamo imparato a conoscerlo come una figura quasi di casa, essendo uomo di televisione, qualcosa di più e di diverso di un semplice giornalista. Contano i tagli di immagine, come ci si presenta ai telespettatori, come ci si veste, quale tono di voce si sceglie, quali tempi si vogliono dare agli ospiti ma anche a se stessi. Un mestiere complesso che, se fatto in modo professionale, non è mai il solo “lettore asettico” di notizie o, peggio, il ” velinaro ” di turno. Sia la Federazione Italiana dei Media Ambientali (a cui è iscritta CittaFutura) che la redazione di “EcoFuturo” lo ricordano in più occasioni, talvolta di semplice rappresentanza, più spesso di contributo fattivo e consapevole al servizio della migliore informazione. David era una persona aperta, sincera, colta e soprattutto, come ha sempre dimostrato nel suo percorso professionale, era una persona competente, informata e mai banale.

Dopo una bella e lunga carriera giornalistica, culminata col ruolo di vicedirettore di del Tg1 della Rai, aveva sposato la politica, la “buona politica”, ricoprendo prima il ruolo di Vicepresidente e poi di Presidente del Parlamento Europeo. Durante il suo mandato si è sempre distinto per la forza e l’indipendenza delle sue idee, meritandosi la stima di amici ed avversari. Da sempre attento alle tematiche ecologiste e dei diritti umani, con lui abbiamo anche fatto un pezzo di strada insieme.

Vogliamo ricordarlo con due brevi video. Il suo intervento a Bruxelles durante l’iniziativa “CiOdue: come rimetterla in equilibrio tra cielo e terra” ed il messaggio che  inviò in occasione del nostro annuale festival Ecofuturo a entrambe le direzioni, quella di FIMA e di EcoFuturo. Ciao David, ti ricorderemo.

 

 

 

 

 

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