Comunicato Stampa Sanità Piemonte

PRONTO SOCCORSO: UNA CRISI CHE FA EMERGERE RESPONSABILITA’ POLICHE PRECISE. SERVONO RISORSE E UN’ALTRA IDEA DI SANITA’ PUBBLICA
“La crisi verticale di molti punti di pronto soccorso nella provincia di Alessandria – hanno dichiarato i portavoce di Unione Popolare Alessandria Anna Paola Falzoi e Roberto Crispino – è in atto ormai da parecchio tempo e ha una genesi lontana e precisa. Le responsabilità sono politiche e coinvolgono tutti quei soggetti di centro destra e centro sinistra che negli ultimi anni hanno governato il nostro Paese e la nostra Regione”.
“Il collasso dei pronto soccorso segnala la mancanza di 3 medici su dieci: chi ci entra rischia la propria salute. Medici e infermieri non reggono più lo stress, meditano di abbandonare il servizio e diventano il capro espiatorio dei problemi; il recente caso di aggressione a Casale Monferrato potrebbe ripetersi ovunque”.
“Si è cercato di tamponare questa situazione con costosissimi medici a gettone, lasciando in servizio personale in età avanzata con un netto peggioramento della qualità dei servizi anche nei punti che dovrebbero garantire l’eccellenza come l’ASO di Alessandria, che tra l’altro deve pure supplire alle mancanze di altri presidi ospedalieri”.
“L’amministrazione Cirio non ha sviluppato un piano per i malati cronici e spera di risolvere i problemi mandando a casa i pazienti e usando la leva privata, ma i medici di base non possono gestire pazienti non stabilizzati e il privato, pur fiutando l’affare, non ha esso stesso personale per garantire la risoluzione dei problemi. In compenso si promettono nuovi ospedali senza finanziamenti certi, mentre non si è in grado di metter mano alla rete ospedaliera attuale, ai pronto soccorso, ai servizi in rapido declino”.
“Il Governo sostiene che le regioni non possono spendere per il personale più di quello che hanno speso nel 2018. I tetti di spesa sono stati confermati e aggiornati in finanziaria di un misero 5%. Meloni e la sua compagine confermano tutti gli orientamenti negativi del precedente Governo contro gli ospedali, mentre il numero di operatori che le regioni potranno effettivamente assumere sarà infimo. La linea è non cambiare niente, perché risolvere il problema in mancanza di risorse costerebbe troppo”.
“Siamo all’assurdo – hanno concluso Falzoi e Crispino -: solo con una politica sanitaria seria sarebbe possibile fare il contrario, cioè riqualificare l’intero sistema sanitario investendo sul capitale professionale. La salute è tutto, occorre darle tutte le risorse di cui ha bisogno”.
UNIONE POPOLARE ALESSANDRIA
Alessandria 28 gennaio 2023

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