Europa Verde all’ “onor del mondo”

L’Assemblea dei delegati della Federazione dei Verdi e i numerosi ospiti presenti, esponenti del mondo ambientalista civico e associazionista, presenti a Chianciano Terme hanno deciso: sarà Europa Verde-Verdi a ereditare dalla Federazione dei Verdi il lascito di Alex Langer e a portare in Italia quelle istanze ecologiste, europeiste, femministe e di solidarietà caratteristiche della formazione ambientalista. In serata del 12 Luglio, l’elezione delle cariche direttive. Questo il dato da cui partire per comprendere nel modo migliore ciò che è andato a definirsi nelle due giornate  e, soprattutto, nei due / tre mesi che hanno  preceduto la kermesse.  Si è trattato, infatti, di un momento assembleare studiato in ogni suo dettaglio, con tempi e modalità di svolgimento ben precise. Si sapeva almeno da un mese che l’accoppiata Angelo Bonelli / Eleonora Evi avrebbe preso il posto , in perfetta continuità di contenuti e proposte, del duo precedente Badiali/Grandi. Come era ben noto, almeno da due settimane l’insieme del nuovo Direttivo nazionale di 14 persone che andrà a sostituire il precedente Esecutivo. Rimane Francesco Alemanni a tenere i cordoni della borsa e ad aiutare nelle spese più delicate, quelle elettorali e di promozione del nuovo simbolo, la Direzione del partito. Una entità che, rimanendo all’aspetto finanziario, ha saputo ricavare dal 2 per 1000 gran parte delle sue risorse, andando a rimpinguare di più di mezzo milione di euro le casse del partito stesso. Prevedibile anche l’assenza di opposizione interna, fatto rilevante dopo 24 anni di assemblee con due, tre, anche quattro mozioni contrapposte. Grande è stato il lavoro di ricucitura e amalgama operato nella fase precedente l’evento congressuale, aiutato anche dal non complicarsi troppo la vita, provocando altre fratture su tematiche delicate. Una operazione riorganizzativa concretizzata da una rete di amici, prima che di iscritti, che hanno frequentazioni politiche, amministrative e di movimento ormai da decenni. Una convergenza che ha portato a scelte comuni, condivise e ad approcci soft che stanno dando ottimi risultati. Fra questi “approcci soft”, sicuramente l’atteggiamento del partito rispetto al DDL-Zan su cui permangono due correnti differenti, una di chiusura e difesa del testo così com’è, l’altra di apertura ad una revisione minima e controllata, senza pero’ provocare strappi. Lo stesso si può affermare per la valutazione dell’operato del Governo Draghi e del Ministro Cingolani. Si passa da una critica dura e argomentata del portavoce (votato all’unanimità, con pochissimi astenuti, da più di cento delegati) a posizioni più sfumate o di aperto sostegno, attente all’evoluzione del mondo industriale ed economico  alla particolare fase di resilienza attuale. Importanti le presenze, in aula o via web , delle principali forze politiche nazionali con loro rappresentanti. Di particolare rilievo l’intervento di Enrico Letta.

Il segretario politico del PD, ribadendo l’amicizia ultradecennale con Angelo Bonelli, si è espresso in modo chiaro su due o tre questioni, meno su quella del modello di voto da sostenere. Ha fatto riferimento ad una sorta di forum tematici  che dovrebbero favorire la partecipazione dal basso, detti “Agora’” , non a caso lo spazio di discussione dell’antica Grecia, in cui confrontarsi e arrivare a sintesi. Ha ricordato l’importanza della componente verde (attuale Europa Verde) nella prossima formazione delle compagini di centro-sinistra, ancor più in presenza di emergenze climatiche epocali e di crisi sociali collegate ad alterazioni ambientali di origine. Ha apprezzato il modo in cui si è arrivati all’assemblea dell’11 e 12 luglio, con una grande opera di coinvolgimento di giovani (tramite soprattutto, ma non solo, le GEV) , dei due elementi base dell’insieme (“Federazione dei Verdi” e “Europa verde”) e – soprattutto – della componente europea dei Verdi. Non ha fatto cenno ai disegni di legge ora in discussione riguardanti la riforma della legge elettorale che, allo stato, vede d’accordo Meloni e Salvini con una parte del PD (tra cui lo stesso Letta), Italia Viva, i Calendiani di Azione e molti civici, sul cosiddetto “Mattarellum 2”. Su questo punto è stato durissimo Giuseppe Brescia, presidente grillino della Commissione Affari costituzionali della Camera, che non perde occasione per ribadire la sua fede assoluta nel “proporzionale con sbarramento”. Anzi, interpellato sulla novità di Europa Verde nel panorama politico italiano , si è limitato a fare i migliori auguri ai co-portavoce e a tutti i delegati ricordando, subito, che uno dei nodi da sciogliere sarà quello delle rappresentanze, essendo il ritorno al “Mattarellum” (seppure modificato dalle richieste della Corte Costituzionale) poco adatto ad una espressione vera delle opinioni dei cittadini. Ma di questo si avrà modo di discutere, forse proprio dalla prossima assemblea programmatica di fine anno.

Ringrazio nuovamente il grande lavoro di tutti e i presenti per aver preso parte a questo passaggio storico dal punto di vista dell’ambientalismo politico. Ringrazio Eleonora Evi: insieme abbiamo deciso che avrei parlato io. Abbiamo annunciato la conferenza programmatica, che si terrà tra novembre e dicembre. Questa conferenza non è un passaggio formale ma sostanziale e strategico per il futuro dell’ambientalismo politico di questo Paese”. Queste le accorate parole di Angelo Bonelli nel suo applauditissimo intervento.

“Dobbiamo lavorare da subito per l’organizzazione di questa conferenza, – ha proseguito, – che dovrà essere il luogo, la casa del confronto di tutti gli ecologisti ma anche di tutte le realtà civiche e sociali che si battono per la tutela dei diritti. Dobbiamo avere anche uno sguardo transnazionale, pensando all’Africa e all’Amazzonia. La conferenza programmatica dovrà costruirsi attraverso un percorso partecipato al nostro interno ma che coinvolga tutte le migliori competenze. Insieme a Eleonoro Evi e a Fiorella Zabatta, lavoreremo affinché nel partito si individuino le migliori competenze”

Una delle prime proposte che verrà portata avanti, sarà di chiedere a Silvia Zamboni, in virtù della sua esperienza internazionale, di poter svolgere quel ruolo importante di connessione nel rapporto con i Verdi Europei per dare una una mano  a far capire che Europa Verde è qualcosa di bello e importante. Si è passati poi ai ringraziamenti rivolti a Luca Mercalli, che ha dato disponibilità a presiedere il comitato scientifico. Lapidaria la chiusa finale: “Saranno mesi fondamentali e strategici: noi ci siamo!”

Ora non resta che mettersi al lavoro con umiltà, disponibilità e, aggiungiamo noi, in un quadro di collaborazione con tutto il centrosinistra che non solo ha bisogno dei Verdi ma che non può essere nemmeno concepito senza una seria componente ambientalista.

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