Golf a 18 buche. Fa molto chic, ma è un disastro per l’ambiente

Se andate a vedere su “google” o su qualsiasi altro motore di ricerca (soprattutto quelli che servono il bacino centroeuropeo) vedrete che alla richiesta di informazioni su “Nago /Torbole + hotel”  compariranno centinaia di proposte più o meno articolate, con una maggioranza (dato il target particolare) per la clientela “medio-alta”. Quindi soprattutto ospitalità ad almeno quattro stelle. Il bello è che se aveste fatto la stessa operazione non più di due anni fa (2019 settembre) avreste trovato giusto tre, forse quattro indicazioni, con due sole sopra i “quattro stelle”. Che è successo? Semplice. Una intera produttiva vallata trentina della parte sud della regione, con ristoratori, sindaci, consiglieri, portantini, tassisti, venditori di meliga, garagisti, tabaccai, fornai, carabinieri, polizie locali, casalinghe, impiegate (e potre continuare) pensa di avere un “decollo economico” da una svendita del territorio. Perchè di ciò si tratta. Le rocce, i sentieri, le strade, i centri abitati che fanno da contorno a questa meravigliosa vallata nei pressi di Riva del Garda trasudano di storia recente (le due guerre, l’irredentismo italiano, la presenza del sacro con mille chiese e, più nel passato, tracce di dinosauri, belemniti, ammoniti che abbelliscono i musei di mezza Europa) e non chiedono altro che di essere valorizzate per quello che sono. Già di altissimo livello senza la necessità di ulteriori sovrapposizioni. E invece no.

Circa 50 ettari, 18 buche agibili 12 mesi all’anno per un costo compreso fra gli 8 e 9 milioni di euro, sono questi i numeri del campo da golf che si vorrebbe realizzare alle pendici del monte Baldo, proprio nel suddetto Comune. I terreni sarebbero quelli della località Daine interamente di proprietà del comune di Nago-Torbole. Taglia corto il Presidente dell’Alto Garda Golf Srl: “Non c’è da fare nessun esproprio inoltre si tratta di una zona poco pregiata”,  parole di Roberto De Laurentis   (ora Presidente di Srl e già candidato Sindaco). Quest’ultima è una delle realtà promotrici del progetto assieme all’architetto Luca Borzaga, progettista dell’opera e presidente del “Dolomiti Golf club”, e al comitato “Pro Golf Nago-Torbole”, presieduto dal portavoce Davide Rigotti, Bruno Lenzi e Illuminato Rosà, solo per fare alcuni nomi. E proprio per confermare quanto scritto in apertura: tutto deciso a priori.

Sono stato contatto dai promotori del comitato con l’obiettivo di realizzare un campo da golf nel territorio dell’Alto Garda”, spiega, tranquillo, De Laurentis. “È stata costituita una società estremamente strutturata di cui fanno parte l’Apt Garda Dolomiti, Amsa, Garda Trentino e sviluppo, Riva Fiere e Congressi la Lido di Riva del Garda e il coordinamento imprenditori dell’Alto Garda. Hanno tutti una quota paritaria del 16,67% della società, nata ancora nel 2008 e rimasta per molto tempo inattiva”.

Adesso sul piatto c’è un progetto di massima che dovrà essere valutato, anche se ha già raccolto l’interesse di diverse amministrazioni locali, compresa quella di Nago-Torbole presieduta dal sindaco Gianni Morandi. Ulteriore riprova di “siamo tutti d’accordo…o quasi”…

Forti resistenze però iniziano a palesarsi, per fortuna, nel mondo ambientalista. ll Monte Baldo è considerato il “Giardino Botanico d’Europa” per la sua folta e composita flora, tanto da meritarsi la candidatura a Patrimonio Unesco. La Provincia di Trento, a commento dell’auspicata ipotesi ha dichiarato: “Approfonditi studi, un’ampia letteratura e numerosi convegni attestano il Monte Baldo quale bene le cui unicità, universalità, eccezionalità e integrità potrebbero sostenere il perseguimento e l’ottenimento del maggiore riconoscimento planetario”.

Ce ne sarebbe d’avanzo per ripensare il tutto e, anzi, andare a ricercare lo sprovveduto che negli canni tra il 2004 e il 2008 ha costruito le premesse per questo scempio. Ora, però, l’idea paventata  di un campo da golf nell’Alto Garda pare si stia per concretizzare.
Venerdì scorso (11 febbraio) è stato presentato un progetto per un campo da golf a 18 buche in località Daine, sopra la zona delle Busatte, raggiungibile dopo i primi tornanti della strada sul Monte Baldo. “Da realizzare su un terreno pubblico di 50 ettari, nel Comune di Nago Torbole il cui costo è ipotizzato tra gli 8 e i 9 milioni di euro“.  (fonte Pro Natura Trento)
I lavori saranno di grande impatto: scavi e movimento terra, drenaggi, impianti di irrigazione e formazione del tappeto erboso a cui si aggiungeranno i lavori legati alla sicurezza dell’opera.
I proponenti hanno chiesto al Comune di Nago Torbole di valutare la fattibilità del progetto (che secondo i proponenti sarebbe strategico per l’Alto Garda e tutto il Trentino); il Sindaco si è detto disponibile a mettere a disposizione l’area garantendo il mantenimento delle peculiarità di quel territorio senza un impatto ambientale eccessivo.
L’investimento di una infrastruttura si misura dal costo per realizzarla, dalle ricadute ambientali, economiche, sociali e dai costi di esercizio. Stima che pare in ogni ambito di molto sottovalutata.
Di qui l’interrogazione dei consiglieri provinciali Verdi Trentini che, nella  parte centrale, riporta i seguenti passaggi:
Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:
se sia in previsione l’adeguamento degli strumenti urbanistici che l’ eventuale realizzazione del campo da golf;
se non ritenga incompatibile con l’obbligo di tutela dei beni comuni privatizzare di fatto un’area di 50 ettari di terreno pubblico;
in quale modo verrà reperita l’acqua occorrente – in gran quantità – per il mantenimento del verde;
se condivida che l’eventuale previsione di bacini idrici in quota, trattandosi di opere impattanti, non influiscano negativamente sul normale decorso delle falde, creando tra l’altro probabilmente un danno a chi a valle utilizza questa risorsa idrica;
a quanto ammonterebbe – in termini assoluti e percentuali – il contributo della Provincia nel caso di sostegno alla costruzione di un campo di golf da 18 buche;
a quanto ammonterebbe la remunerazione per il Comune di Nago Torbole che concederebbe l’uso del terreno;
se non ritenga che questa eventuale trasformazione del terreno in campo da golf costituisca uno sfregio per l’areale del monte Baldo che è stato proposto Patrimonio Unesco.”
Cons. Lucia Coppola Gruppo Misto/ Europa Verde
Ma pecunia non olet  e a fronte dei milioni di euro mensili che si pensa di introiettare grazie a questa impattante struttura, non saranno di sicuro frapposti particolari ostacoli all’operazione. Al di guori della ristretta cerchia di addetti ai lavori nessuno ne parla. I partiti sono allineati o conniventi, purtroppo anche i rappresentanti dei pentastellati e del PD. Uniche voce contrarie le locali associazioni di tutela del territorio, alcune associazioni ambientaliste e, giusto ricordarlo, la principale voce del informazione ecclesiale trentina Diiocesi TN.  Vedremo gli sviluppi.  D’altra parte non si tratta di una storia nuova. Campi da golf con impatti devastanti, strutture per gokart o motocross, aree di decine di ettari destinate a poligoni di tiro più o meno autorizzati… Una tendenza al “fai da te” del divertimento che trova le sue basi nella mancanza di controlli e pianificazioni serie.

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