Interpreti e Personaggi

        Sfilano , incalzanti e inesauribili, gli interpreti dell’infausto “periodo” con alterni umori su tutti i canali d’informazione.

        L’opposizione salviniana che ha le froge fumanti come il destriero di Teodorico, cerca di indossare l’abito istituzionale ma perdendo lo spazio quotidiano in Tv, e parte del consenso, si dibatte tra frustrazione e  nervosismo.

        Il ministro degli Esteri di Maio è tra gli scomparsi, ma pochi ne sentono la mancanza. Troppo facile aggiungere che il “Corona”, prediligendo le teste coronate, non risparmi la Corte inglese  … ma lo dico lo stesso.

       Tra gli appelli giustamente ripetuti di attenersi alle misure di contrasto al contagio, la farmacista rinsecchita evoca lo scandalo ed invoca il massimo della severità per chi “viene in farmacia ad acquistare trucchi e belletti, non per i farmaci”. Certo ignora che sono in egual modo supporti “salva vita”, a meno di inserire tra i doveri della cittadinanza confinata in casa anche quello di abbruttirsi. Churchill, durante i giorni più bui della la seconda guerra mondiale, salvò il rossetto dal razionamento come genere di prima necessità. Aveva capito tutto.

        Gli accaniti, se ti scoprono su What’sApp,  ti portano allo sfinimento per riempire i vuoti delle loro vite da sequestrati domestici. L’invasione si trasforma in ossessione: vieni scovata dalle persone più improbabili che riaprono una porta nella tua vita, cugini polverosi dimenticati in soffitta, persone appena sfiorate in anni remoti, ex colleghi di cui avevi perduto traccia.

        Ricompaiono persino i corteggiatori d’antica fattura che fanno del loro ricordo una speranza d’ammazzare il tempo, “passeri solitari” che ormai privi di futuro pescano nel lontano passato. Tutto ciò si traduce in un nauseante susseguirsi di immagini romantiche, filmati tratti dai “social”, una Treccani di banalità adattate ad ogni scansione della giornata. Raro il commento originale del mittente mentre i più si confermano analfabeti di ritorno.

        I temerari inviano filmati a luci rosse resi accattivanti da scritte ingannevoli: in questo caso la fantasia è inesauribile e il disturbo triplicato.

        La conseguenza è l’essere sovrastati dal telefono divenuto una persecuzione, con il tintinnio senza tregua : ogni azione interrotta, come la concentrazione, la lettura, il riposo. Sono arrivata ad inventare un guasto nella connessione col risultato di ritrovare una valanga di messaggi degli “imperterriti” che non temono ragioni e di essere richiamata sul fisso da chi supponeva un contagio.

        “Quando la cura peggiora la malattia…”

        Oggi, giunta al limite, tornerò ad essere dominante, riponendo il “nemico” lontano dalla vista e dall’udito per evitare la pandemica stupidità nei cui confronti non esiste vaccino .

Marina Elettra Maranetto

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