Le giuste ragioni di Greta Thunberg

Stiamo assistendo a qualcosa di curioso e, nello stesso tempo preoccupante. Quello che ci dice con semplicità Greta Thunberg lo sappiamo tutti, lo sapevamo già da tempo ma non si è riusciti, ancora, a dare una scossa “semplice, diretta e spontanea” come quella che ha scatenato l’ottima Greta. Non solo, si è arrivati a vedere furbizia dove non ci può essere; al massimo un po’ di ingenuità e troppa fiducia nel mondo. Quello stesso mondo che oggi vediamo stranamente a fianco di Greta, quasi con una sola voce… Di lì le (giuste) felicitazioni del Presidente Mattarella e persino un’attenzione particolare da parte del nuovo Segretario del PD Nicola Zingaretti. Ma andiamo per ordine e prendiamo in considerazione un’altra giravolta di cui siamo stati testimoni in questi giorni…

Luca Mercalli, che ha animato il “Friday for Future” di Torino, come cercherò di spiegare tra poco, è riuscito in una impresa solo l’anno scorso impensabile. E’ stato invitato in un incontro pubblico, debitamente organizzato e partecipato niente meno che da tutto lo staff dirigenziale dell’AMAG di Alessandria, con “carta bianca” o quasi, in termini di auspici e di suggerimenti per un ambiente ed una vivibilità migliori. Evviva. L’AMAG, lo  ricordiamo, è una “multiutility” che racchiude sotto un’unica regia societaria tutti i servizi pubblici. Forse così si potrà arrivare alla definizione che più volte ha ricordato  Mauro Bressan: “vorrei che ci considerassero a tutti gli effetti una industria di servizi”. Da partecipata pubblica a “industria” significa apertura a nuovi soci (con una presenza del 40-45% del privato nella sfera pubblica che manterrebbe il controllo), a capitale privato. Già oggi fa il bello e il cattivo tempo in campi strategici come la distribuzione di gas, di acqua e di gestione dei trasporti. Questo, ovviamente,per quanto di competenza della nostra città, Alessandria. Inciso non tanto peregrino se, verificando le visite e lo share di base del nostro giornale, vedremo che la provincia di Alessandria è buona quinta fra le province italiane in numero complessivo di scelte e in ripetizione delle stesse. Buon segno il fatto che sia stato invitato Luca Mercalli? Certamente…peccato che subito dopo vada il nostro pensiero al trattamento ricevuto dal caro collega di FIMA nazionale nel blocco della sua bella trasmissione RAI “Scala Mercalli”, senza che nessuno- o ben pochi – si lamentassero allora (solo un anno e mezzo fa). Evidentemente Greta fa miracoli e di questo ci rallegriamo. Come siamo contenti di leggere quanto ci comunica il consigliere regionale Domenico Ravetti (in corsa per la sua rielezione) in materia di tutela di ambiente e salute: “ l’inquinamento continua a superare i limiti e rappresenta un pericolo per la salute: aumenta le spese mediche e riduce la produttività in tutti i settori dell’economia” . Infatti secondo il rapporto annuale 2019 di Legambiente “Mal aria” in ben 55 capoluoghi di provincia si sono superati i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili. La città che, lo scorso anno, ha superato il maggior numero di giornate fuori legge è Brescia, poi Lodi, Monza e Venezia; al quinto posto c’è Alessandria, prima di Milano e Torino.Le principali cause sono: il riscaldamento domestico, le industrie, le pratiche agricole e l’uso dell’auto.A questi dati, che determinano un quadro epidemiologico non rassicurante per la nostra provincia, va affiancato il dato sull’incidenza dei tumori connessi a fattori ambientali e in  particolare i dati sul mesotelioma, con picchi nel casalese, di 50 nuovi casi ogni anno contro i 30 della media piemontese e i 3 della media nazionale. E’ per questo che ci comunica (il nostro Domenico Ravetti) , sulla spinta del documento di Legambiente e, forse, grazie alla immediatezza comunicativa di Greta Thunberg che “La Giunta Regionale, con l’assessore Saitta e il Presidente Chiamparino, ha adottato la delibera fondamentale per avviare formalmente il riconoscimento di IRCCS all’ASO di Alessandria in collegamento stretto con il presidio ospedaliero dell’ASL AL di Casale Monferrato.I benefici saranno molteplici: la ricerca scientifica sulle patologie ambientali caratterizzerà in positivo la qualità delle cure, rappresenterà un volano per lo sviluppo economico locale e aumenterà la capacità di attrarre risorse pubbliche e private e partnership con l’esterno” . Benissimo. Ottima cosa. Peccato che solo oggi e a spizzichi e bocconi, escano fuori i dati drammatici dell’aumento di alcuni tumori indice, o di altre affezioni gravissime legate a particolari sostanze inquinanti o a lavorazioni di cui si conosce bene l’effetto cancerogeno e a volte teratogeno. Guarda caso, l’offensiva ambientalista di chi – pur svolgendo un lavoro politico encomiabile – ha solitamente sottovalutato l’approccio ecologico alle questioni economiche, specie quelle di grande rilevanza, è in costante aumento dopo i “venerdi'” speciali di Greta. Ad uno di questi siamo stati presenti.

Se tutte le manifestazioni che si sono svolte venerdì scorso in diverse parti del mondo sono state come quella di Torino, forse qualcosa potrebbe davvero cambiare.A migliaia sono sfilati, in diversi cortei confluiti in piazza Castello, colorati, allegri ma consapevoli che “Non esiste un pianeta B”, “Questa non è una passeggiata, la nostra voce deve essere ascoltata!” “Bisogna cambiare il sistema, non il clima”, con cartelli ricavati da pezzi di cartone, striscioni bianchi scritti a volte da mani incerte, o cartelloni costruiti e disegnati con cura…

Per una volta eravamo noi, adulti, ad essere una minoranza, come ha osservato una signora, facendosi largo tra i giovani ed esclamando, stupita: “meraviglioso!”. La cosa che ci ha colpito di più è stata l’impressione di consapevolezza e di compostezza che emergeva dall’insieme, più forte ancora degli applausi,  degli slogan e delle  manifestazioni di entusiasmo e di partecipazione.

Anche le presenze sul palco sono state significative ed efficaci: si sono alternate diverse voci, da quelle di bambini delle elementari e di ragazzini delle medie a quelle di studenti delle superiori e dell’Università. E poi è stata data la parola a Luca Mercalli per un breve e appassionato intervento, seguito dalle risposte ad alcune domande che gli sono state poste (tra cui: si può affermare con certezza che i cambiamenti climatici cui stiamo assistendo sono di origine antropica? Perché i governi non agiscono?). Poi Mercalli ha fatto parlare una sua studentessa, che ha fornito dati ed elementi di riflessione perché per essere convincenti e capaci di realizzare un reale cambiamento è necessario essere competenti, autorevoli e coerenti.

Il richiamo alla coerenza dei comportamenti è stato presente in tutti gli interventi, con esempi concreti di come si possa, a partire da sé, avviare processi di cambiamento (es. non usare l’acqua delle bottigliette ma quella del rubinetto, non comprare alimenti pre-confezionati, consumare prodotti a Km 0 , risparmiare sul riscaldamento, usare mezzi pubblici…un gruppetto di ragazzi ha portato per tutto il corteo una bicicletta, sollevandola in alto sulle braccia per renderla visibile a tutti…) Hanno concluso gli interventi due ragazzi africani, a sottolineare il nesso  tra cambiamenti climatici e migrazioni.

Ci siamo rotti i polmoni!” Un bagno di energia e di speranza, un movimento da sostenere. Se si diffonde con consapevolezza, forza e coerenza tra i giovani, qualcosa cambierà. Già… qualcosa cambierà o tutto si ridurrà a qualche strumentalizzazione interessata in vista delle prossime elezioni?

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