UNA LUNGA STORIA….. Racconti e materiali del P.C.I. di Alessandria”.

Venerdì 15 ottobre ore 17,30

presso la sede della Fondazione Luigi Longo, via Baudolino Giraudi 421 Castellazzo Bormida

si terrà un nuovo incontro dedicato alla presentazione di un volume fortemente voluto dal Presidente della Fondazione – Guido Ratti- che ha come titolo:

“UNA LUNGA STORIA….. Racconti e materiali del P.C.I. di Alessandria”.

E’ una raccolta di 48 testimonianze sulla propria militanza durante l’ esistenza della Federazione comunista della provincia di Alessandria.

Ricordi di un popolo perduto è bene dirlo subito! Al centro di molte di queste riflessioni c’è una parola che spesso ricorre : Progresso, ma il progresso ha senso solo se ha un fine, per andare dove e per fare che cosa. Se no diventa privo di senso ed è un po’quello che è capitato dopo il 1989 : è stato realizzato un disarmo generale delle idee antagoniste, mettendo al sicuro l’ordine costituito , cioè il cosiddetto normale stato delle cose presenti.

Oggi viviamo una profonda crisi della politica: crisi di ceto politico e anche crisi di sentimento popolare. Ci troviamo di fronte ad una certa indecifrabilità dei comportamenti di massa ( le manifestazioni anche violente e preoccupanti di questi giorni sono sotto gli occhi di tutti). E’ certamente questo un tema che la sinistra dovrebbe assumere! Le testimonianze di questo libro parlano di un tempo che vedeva la soggettività in grado di analizzare il proprio tempo e  cercando di coniugarla con il presente agiva proiettandola in un futuro prossimo che poteva/doveva avere un significato appunto di Progresso.

Degradare “il popolo” a opinione pubblica, nella forma della “gente” elettoralmente catturata con la pulsione antipolitica è stata ed è un’ operazione neo-reazionaria.

Ricordiamo infine che la falsa personalizzazione della politica, in quanto evento mediatico,  porta a false democrazie reali, con il nascere del partito personale.

Mentre sarebbe bene ricordare, e in questo volume quasi la totalità degli scritti lo scrive, che il partito è per sua natura un’esperienza collegiale.

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