Perché non votare Matteo Salvini

Paradossalmente, vorrei definire Salvini come un “traditore”.

In effetti, si può definire un “traditore di Umberto Bossi”, il suo riferimento e mentore.

Cosa voleva Bossi quaranta anni fa?

Con “Roma ladrona” voleva semplicemente significare ai suoi compaesani del Nord, specialmente Lombardi e Veneti, che in realtà Roma rubava le risorse del Nord e le distribuiva a pioggia per i propri interessi politici.

Detto in questi termini la Lega appariva una forza politica cinica, quasi oltraggiosa e forse razzista, ma aveva il dono della chiarezza.

La Lega di Salvini, o, meglio, quello in cui Salvini l’ha trasformata, è un partito politico nazionale, comunque Romacentrico, e quindi assolutamente discordante dalle premesse di quaranta anni fa.

Certo, la Lega è rimasta comunque molto forte al Nord, anche per merito di personaggi molto legati al territorio, come Zaja nel Veneto, ma ha perso quella propulsione che alcuni anni fa ne faceva il primo partito politico in Italia.

D’altronde, è molto chiaro, attualmente Salvini è schiacciato dalla Meloni a destra e dal sempiterno Berlusconi a sinistra, ma, diciamolo onestamente, è proprio Salvini che non ha saputo costruire negli ultimi anni una linea politica che fosse più adeguata alle situazioni reali del paese.

Salvini procede ora, come anni fa, per slogan, slogan che ripete ad infinitum, martellando i suoi interlocutori senza considerare che questi potrebbero definirlo un “disco rotto”.

Ma lui sembra non rendersene conto.

È facile quindi per la Meloni rubargli parte dell’elettorato ed anche Berlusconi sembra rinascere a nuova vita, una sorta di Belfagor accompagnato sempre da nuove fidanzate bionde.

È chiaro che in un paio di mesi Salvini non potrà cambiare la propria politica ed è certo che non potrà rattoppare le sue fila ad aeternum  con personaggi popolari del calibro di Zaja o Fedriga, che, loro sì, difendono con tenacia la Lega originale nelle loro regioni.

Salvini ha disperso le proprie forze, le ha diluite in tutto il territorio nazionale, ma non credo che ciò gli sarà di aiuto, come non lo sono i suoi stancanti slogan.

Inoltre, credo che gli imbarazzanti legami di Salvini con Putin, almeno quelli di alcuni anni fa, non gli saranno molto d’aiuto presso l’elettorato…

Giorgio Penzo

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