Virus, controvirus

Come sempre, preferisco partire da situazioni personali e non generiche, che possono dare adito a interpretazioni multiple.

2003: durante uno dei miei annuali viaggi in Cina, mi sono improvvisamente trovato circondato negli aeroporti cinesi da persone che usavano il thermoscanner e offrivano ai viaggiatori mascherine, nonché guanti chirurgici.
Era difficile per uno straniero comprendere la realtà dei fatti, poiché tutti gli avvertimenti erano scritti in mandarino, e solo raramente si trovavano pannelli in inglese.
Questo è stato il mio primo approccio con la SARS, e devo dire che allora, in Cina, vi era molta paura e ci sono state sicuramente tante vittime.
2008: altro momento di pericolo, determinato dall’AVIARIA, che ripeteva per certi versi la situazione traumatica del precedente virus e ne imitava la pericolosità e la letalità.
Anche oggi, specialmente dall’Occidente, si levano molte voci negative sulle abitudini alimentari dei Cinesi, e anch’io non posso negarlo, durante i vari mesi e soggiorni in quel paese ho visto certi mercati che vendevano letteralmente di tutto, visto che per i Cinesi è commestibile “tutto ciò che volge il dorso al Sole”: potrete comprendere che ciò include qualunque essere animato, e devo dire che, specialmente nel Sud-Est della Cina, ho visto dei piatti che sono riuscito ad evitare all’ultimo momento.
Queste mie esperienze stanno a significare che per me questa pandemia del 2020 non è giunta inaspettata, anzi, il fatto di doversi proteggere in un certo modo con lavaggi frequenti delle mani, le mascherine e i guanti chirurgici, nonché sostenere una continua misurazione della temperatura corporea, erano, e sono, delle modalità assolutamente normali, comuni a gran parte della Cina, alla Corea del Sud e al Giappone.
Quindi, niente di nuovo sotto il Sole.
Va fatto ciò che il buonsenso ci comanda, unito a quello che ci consigliano i medici che conoscono bene la materia, specialmente dal punto di vista pratico, e che sanno spiegare la pandemia in termini estremamente chiari.
Esattamente il contrario di quello che è successo in Italia, dove, spesso, professori paludati hanno rincorso le teorie più avventate ed hanno voluto mantenere a tutti i costi il loro punto.
A parte i miei contatti con la Cina, io stesso, nella mia lunga vita, ho dovuto affrontare situazioni e malattie mortali, che mi sono spiegato soltanto molto più tardi.
Racconto: negli anni ’60, mentre accompagnavo mio padre, ufficiale di marina, in un viaggio sino al Sud Africa, ho avuto modo di “assistere” a una vicenda molto triste, ovvero una ragazza inglese, che aveva voluto visitare un villaggio nei dintorni di Cape Town, era rientrata a bordo colpita da una strana malattia, che il medico non aveva saputo individuare e curare; in un paio di giorni, la giovane era morta, il suo corpo colpito da un morbo, per cui il medico di bordo, incapace di fare alcunché, aveva deciso di seppellire in mare la salma e affrettarsi a disinfettare accuratamente l’infermeria e parte della nave stessa.
Per inciso, ricorderò che mi trovavo nel 1981 ad Haiti, e molti sanno che, appunto, da quest’isola, iniziò a diffondersi l’HIV nei Caraibi e nel mondo.
Quello che voglio significare è che, contro tutti i virus e tutte le malattie mortali, la cosa importante è saper gestire con prudenza la propria persona, seguire quello che ti consigliano i medici saggi, pratici e convincenti e il più è fatto.
Quello che mi è parso imbarazzante nell’Estate di questo doloroso 2020 è stata la completa incapacità di agire e di prevedere, sia da parte del governo che delle regioni, poiché tutti sapevano che sarebbe arrivata la seconda ondata, ma nessuno ha fatto qualcosa per attenuarne gli effetti mortali, e si parla oggi di una terza, possibile ondata, fra Gennaio e Febbraio 2021.
Che dire? L’unica conclusione è che non si può affidare la salute, anzi, la vita di milioni di persone a gente incapace, incompetente, che, invece di pensare in modo compassionevole a coloro che li hanno eletti, pensano, come sempre in Italia, alle loro miserabili poltrone.
Da profano, cosa avrei programmato?
Probabilmente, l’acquisizione immediata, fra Maggio e Giugno, dei miliardi del MES, da un lato per combattere immediatamente la pandemia, con tutte le risorse ospedaliere esistenti, dall’altro creando un vero e proprio comitato di salute pubblica, includente anche scienziati stranieri, Svizzeri, Tedeschi, Inglesi, Americani e, perché no, Cinesi, per rinforzare tutte le strutture ospedaliere, almeno per il prossimo quinquennio, con una programmazione accurata.
E qui i nodi vengono al pettine: cosa ha fatto il Governo e cosa hanno fatto le Regioni per salvarci dalla seconda ondata? Ben poco, oserei dire.
Specialmente il capo del Governo si è speso in dichiarazioni spesso retoriche e contraddittorie, anche perché, da avvocato di provincia quale è, questa volta non ha assunto un ruolo di difesa o di accusa, ma soltanto quello, reale, di imputato.
Come imputati sono gli alleati di Governo, dal M5S, tragicomico come al solito, al PD, che si definisce di Sinistra, facendo sobbalzare nelle loro tombe i riformisti e i massimalisti di un secolo fa, per non parlare delle piccole mine vaganti quali Renzi e Bersani, che parlano molto e non concludono niente.
Signori, la terza ondata, che ci sarà, arriverà fra due o tre mesi, probabilmente prima che l’auspicato vaccino sia pronto ad essere diffuso in centinaia di milioni di unità; ed allora, cosa affermerà il Governo? Che ci sono migliaia di morti colpiti da un fulmine? Annegati per alluvioni? Sepolti a causa di un terremoto?
Questo Governo può dire tutto e il contrario di tutto, pur di sopravvivere.
Giorgio Penzo

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