Bruno Soro. Flessibile, intelligente, concreto.

Ci scusiamo per la banalità delle considerazioni e per la verità lapalissiana che le genera, ma la dipartita dell’amico Bruno ci lascia non solo senza un amico sensibile e competente ma, soprattutto, senza la possibilità di riprendere temi interrotti troppo bruscamente. Temi a carattere economico e politico, di cui era facile trattare in redazione CittaFutura e fuori in incontri occasionali. Bruno amava definirsi neokeynesiano, formato al meglio della teoria economica americana critica verso le mille forzature del sistema capitalista e con le carte in regola per suggerire miglioramenti. Non statalismi d’altri tempi e nemmeno “dirigismi”, ormai sbugiardati da un forte federalismo con conseguente maggiore responsabilizzazione, soprattutto coinvolgimento dei lavoratori nei processi produttivi, revisione di tempi e modalità di lavoro e attenzione ad ambiente e a biodegradabilità delle merci. Oppure, sempre ricordando le sue prime passioni,  con il vezzo di ricordare, sempre con piacere, la parentesi politico-amministrativa che lo ha visto amministratore comunale nella sua Novi. Città, come vederemo qui sotto al fondo, a cui era stato sempre fortemente legato .  E la sua partigianeria per l’area democratica riformista era nota, così come la sua disdponibilità a mettersi in gioco in prima persona. Qui sotto vi ripresentiamo gli incipit di suoi recenti pezzi che si ostinava ad inviarci , avendo identificato nella casa di CittaFutura un luogo idoneo al confronto e all’approfondimento. Sempre pacato e documentato negli interventi, a volte finemente polemico ma caustico o sprezzante, ben conscio della complessità delle fasi della vita.

Insieme a questi spunti di lettura abbiamo messo a corollario una recensione del novese Gianfilippo Casanova che, giustamente, segnala la sequela di “teste fine” uscite dalla cittadina del cioccolato e della siderurgia.

Un amico sincero, Bruno,  con cui abbiamo avuto modo di approfondire argomenti delicati come quello della “sicurezza idrogeologica della città di Alessandria” o il significato di alcune sue grandi intuizioni (con il compianto Roberto Nani e molti altri) riguardanti il cosiddetto “Terzo Mondo”. Di lì il suo impegno costante per iniziative di supporto e vero aiuto per le popolazioni del Mozanbico e per cento altre iniziative.

Sempre attento alle questioni nazionali e internazionali,  disponibile al dialogo con i giovani, anche di parte avversa, a cui raccomandava sempre di attivare al meglio il cervello prima di parlare. E quell’ “attivare al meglio il cervello” aveva un solo significato: abitudine allo studio, all’osservazione, al confronto.

Studio, osservazione e confronto che ritroviamo in abbondanza in alcuni suoi scritti che qui riportiamo…

Presentazione del libro di Bruno Soro: “Politica, economia e società”

Redazione 18/01/2024

Sabato 20 gennaio alle ore 16 presso il salone della Parrocchia degli Orti in via Rettoria Barbara Viscardi e Fabio Decorato presentano il nuovo libro di Bruno Soro: “Politica, economia e società” (vai a recensioni)

Il libro di Bruno Soro: “Politica, economia e società”

Redazione 09/01/2024

I 32 docenti universitari novesi e altre note locali dell’economista Bruno Soro   di Gianfilippo Casanova Fresco di stampa (uscito in queste settimane nella collana Saggi dell’editore Epoké), “Politica, economia e società “, è stato […]

Intervento del professor Bruno Soro per i 120 anni della Camera del Lavoro di Alessandria

Redazione 28/01/2021

“EUROPA, DEMOCRAZIA, LAVORO” e Auto-intervista di Bruno Soro

Redazione 02/05/2018

Venerdì 4 maggio, ore 16, salone Cgil Alessandria Iniziare dagli anni della Resistenza per arrivare all’Unità europea e ai suoi attuali problemi, prendendo come punto di partenza proprio Alessandria. È questo il tema che viene […]

Draghi, Letta e l’Europa del futuro

Bruno Soro 02/05/2024

… il rischio di esplosione della zona Euro esiste ancora e con esso di un indebolimento drammatico del peso dell’Italia e di altri paesi europei nel quadro mondiale. Mario Telò, L’unica via per uscire dalla […]

Divagazioni in vista delle elezioni europee

Bruno Soro 18/04/2024

È una pericolosa illusione pensare che la crisi possa essere superata e l’euro conservato senza modifica del Trattato dell’Uem e una revisione dei trattati da Maastricht in poi. B. Amoroso – J. Jespersen, L’Europa oltre […]

Il bisnonno emigrato in Argentina

Bruno Soro 18/03/2024

Nel caso dell’Italia, per esempio, l’esperienza della Liguria rivela l’esistenza di precoci movimenti migratori che, già alla fine del XVIII secolo e all’inizio del XIX, avevano come destinazione le Americhe e in particolare il bacino […]

Alessandria. Come ti avrei voluto

Bruno Soro 20/02/2024

Alessandria è fatta di grandi spazi vuoti, e sonnolenti. Ma di colpo, in certe serate autunnali o invernali, quando la città è sommersa dalla nebbia, i vuoti scompaiono, e dal grigiore lattiginoso, alla luce dei […]

Edgar Morin e la policrisi planetaria

Bruno Soro 01/02/2024

Il sonnambulismo del mondo politico, che vive alla giornata, del mondo intellettuale cieco alla complessità, l’incoscienza generalizzata contribuiscono alla marcia verso i disastri. Edgar Morin, Conoscenza Ignoranza Mistero, Raffaello Cortina Editore, Milano 2018, p. 34. […]

 

I 32 docenti universitari novesi e altre note locali dell’economista Bruno Soro

di Gianfilippo Casanova

Fresco di stampa (uscito in queste settimane nella collana Saggi dell’editore Epoké), “Politica, economia e società “, è stato la mia lettura sotto l’albero, scelto tra i graditi libri che mi sono stati donati in queste festività. L’autore, Bruno Soro, il professor Bruno Soro, è un novese, almeno di adozione, laureatosi in Economia a Genova, seguace del professor Vittorio Sirotti. Dopo un soggiorno presso la London School of Economics and Political Sciences è tornato a Genova dove ha insegnato prima a Scienze Politiche e poi, dal 1999, come professore associato di Politica economica nei corsi di laurea in Giurisprudenza.

Il volume raccoglie “divagazioni e scritti vari” pubblicati su Panorama di Novi e su Città futura on line, relativi al periodo 2019-2023 e conferma l’acuta capacità di analisi, unita ad una sorprendente capacità divulgativa, di questo “economista dissenziente”, che è anche il titolo di una precedente raccolta di scritti anch’essa pubblicata da Epokè. I temi spaziano dall’Italia all’Europa fino all’economia internazionale, lo sguardo è disincantato, la critica è spietata, non molto spazio viene concesso all’ottimismo, nessuno alle letture e alle soluzioni semplicistiche di tanta politica e di tanti politici.

Ma ci sono due elementi, che da novese leggo come positivi e che mi piace richiamare in questa nota. Intanto l’inattesa citazione dello stuolo di 32 docenti universitari della generazione compresa tra il 1942 e il 1975, nati e vissuti a Novi e poi approdati agli atenei dei dintorni (Genova in primis, ma anche Pavia, Piacenza, Milano), non senza una puntata negli Stati Uniti.

È un numero sorprendente di giovani che, provenendo per lo più da famiglie di umili origini, seppero salire “sull’ascensore sociale”, che allora funzionava e oggi sembra essersi inceppato. E se nel nostro piccolo potessimo fare qualcosa per riattivare questo ascensore metaforico, potremmo a cuor leggero rinunciare ad altri meno condivisi e più materiali sistemi di risalita.
È un nucleo di giganti in varie discipline, purtroppo non tutti ancora in vita, sulle cui spalle varrebbe la pena di salire per rilanciare la città guardando avanti e in alto e non solo con lo sguardo rivolto alle buche nei marciapiedi e nelle strade (e qui sono in attesa delle consuete reazioni… ben venga, l’ideale sarebbe poter fare l’una e l’altra cosa, se però si deve sacrificarne una io non avrei molti dubbi).

L’altro elemento che Bruno Soro riprende più volte è il sistema di tre pilastri che lui individua alla base della crescita sua e dei suoi coetanei novesi: la famigliala scuola (e qui l’economista cita l’asilo don Bosco), l’associazionismo, specie quello di stampo cattolico, con un cameo dedicato ad un viceparroco dei suoi tempi, don Agostino Bernardotti della parrocchia di san Pietro. Senza rimpianti per tempi e stili che non possono tornare, ma mi sembrano indicazioni importanti da rivalutare.

 

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