Muoiono altri sette lavoratori negli ultimi tre giorni, due di 27 e 23 anni.

Non se ne può più di questa strage degli innocenti

Purtroppo i morti non si fermano neppure in questi giorni. Apprendiamo della morte sui luoghi di lavoro di 7 lavoratori di cui due giovanissimi  uno di 27 in una vetreria,  ma stava facendo lavori in conto terzi (come al solito, sono loro a morire nelle grandi aziende);  l’altro muore cadendo dal tetto di una serra (un giovane 23enne), ma l’elenco è lunghissimo anche in questi giorni di agosto. A loro dedichiamo questo editoriale….

Morti dieci sui luoghi di lavoro negli ultimi tre giorni, a Messina, Bari, Caserta, Salerno, Venezia, Venezia, Alessandria, Avellino, Caserta e Frosinone. Se questi sono uomini? mi riferisco ai 4 brccianti morti in itinere. Immigrazione come quella dei braccianti morti nel foggiano ha qualcosa di umano? Salvini e Di Maio tirino fuori l’umanità e da Ministri dell’interno e del Lavoro pongano fine a questo sfruttamento che sembra ricondurre alla raccolta del cotone quando c’erano gli schiavi, quelli “storici”

Sono dieci i morti sui luoghi di lavoro in questi ultimi tre giorni, ma non dimentichiamoci della strage di braccianti morti in itinere (sarà poi itinere o è solo uno spostamento, tra i  campi?). Ammassati come animali i poveri immigrati. Altri quattro sono rimasti gravemente feriti. Il loro sangue vale meno del rosso dei pomodori sparsi per la strada dopo l’incidente?

Che dire? …La situazione peggiora sempre di più più e noi italiani assistiamo inerti a questa autentica carneficina, che solo questo Osservatorio (*) rileva nelle reali dimensioni. Censurano, proprio così…censurano, ormai le prove sono tante. Solo qualche bravo giornalista con la schiena dritta riesce ancora a parlarne. Ma mica tutti sono dei “Santo della Volpe”. Far comprendere agli italiani le reali dimensioni del fenomeno mette in discussione un intero sistema, fatto di complicità e occultamenti. Il “Nuovo Governo” vada a vedere…. e metta sotto la lente di ingrandimento chi va a occupare le Commissioni Lavoro della Camera e del Senato che mai si sono poste particolari questioni , a parte il rimpianto Senatore Paolo Nerozzi (non a caso non riconfermato a senatore). Anche in queste nuove Commissioni sul Lavoro ci saranno le solite lobby a pilotarle con loro “collegati” e i lavoratori continueranno a non avere nessuna rappresentanza. E’ perfino ovvio comprendere che la Legge Fornero e il Jobs act  hanno contribuito ad aumentare  i morti sul lavoro. La Fornero perchè costringe chi svolge lavori pericolosi a lavorare anche in tarda età, quando la salute, i riflessi e gli acciacchi impediscono d’avere una reazione pronta. Il “jobs act” voluto da Renzi e i “vari” Marchionne per mettere in sudditanza i lavoratori, non solo nelle proprie libertà individuali, ma anche sul piano della Sicurezza.  Chi si può rifiutare di svolgere lavori pericolosi se puoi essere licenziato con una scusa e un po’ di soldi. Ci si aspettava qualcosa di più da Cinque Stelle, quale il ripristino dell’articolo 18 per tutti i nuovi assunti , ma i passi sono timidi e quelli del “Decreto dignità”, spesso, contraddittori. Un serbatoio immenso aspetta che qualcuno li rappresenti nei loro interessi. Del resto il Parlamento, nel suo insieme, è pieno di lobbisti di ogni tipo. Perché mai decine di milioni di lavoratori e pensionati non hanno qualcuno che li rappresenti veramente nelle loro istanze e interessi?

(*)  –  Home page sito di origine: https://cadutisullavoro.blogspot.com/?m=1

Poesia di Carlo Soricelli “Morti bianche”  da Flavio Insinna https://www.youtube.com/watch?v=IO7gAUTYQqc 

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