Per il 16 dicembre. MILANO sciopero CGIL e UIL  

Riportiamo integralmente l’intervento di Antonella Albanese, scandito con forza in mezzo ad una folla di bandiere e di persone. Un  elenco di promesse non mantenuto e di atteggiamenti (soprattutto del Governo) su cui riflettere. Un’ulteriore occasione per ragionare sul lavoro, sulle emarginazioni, sulle povertà, sulle destinazioni di fondi astronomici (n.d.r.)

Ciao a tutti dallo SPI   del Piemonte!

Oggi la CGIL e la UIL si sono dati un appuntamento   IN DIVERSE PIAZZE DEL Paese.

Grazie a Landini e Bombardieri oggi siamo qui a Milano ORGOGLIOSI di essere dalla parte giusta !!!

Orgogliosi di sapere che noi non abbiamo perso l’empatia con i  bisogni sociali delle  persone,  con il loro malessere

Un malessere che scaturisce …… anche dalle tante  SOLITUDINI LASCIATE DALL’EMERGENZA SANITARIA , un’emergenza che pare non finire mai.

Lo denunciamo con forza noi!!, Sindacato pensionati, che rappresentiamo la quota di popolazione che nell’emergenza ha pagato di più   con morti che  si potevano evitare….. e paga di più per l’oblio in cui  precipita la condizione della non autosufficienza!

Oggi gli anziani non muoiono più come nella prima ondata , ma.. i mancati investimenti nelle Case di Riposo sia di struttura che di personale fanno vivere gli anziani in una condizione di isolamento  che li esclude dall’unica cosa che gli rimane nella vita: vedere i propri cari!!!

Questo sciopero è un dovere!

Questo è  lo  sciopero delle persone dimenticate! Pensionate, pensionati, madri, padri , figli….

le persone che ogni giorno subiscono la forte e sempre più crescente disuguaglianza sociale…

Non solo a Torino si vedono gli anziani  rovistare nei cassonetti della spazzatura , ma che Paese è il nostro?? Un Paese che umilia gli anziani, i giovani con il loro bisogno di proiezione!! Che Paese è!!!! ???

La legge di bilancio dovrebbe mandare un solo  messaggio ai giovani, alle donne, ai lavoratori e ai pensionati: un messaggio chiaro,  forte: il Paese si prende cura di voi!!

Invece preferisce abbassare le tasse a chi guadagna di più!!!!

Gli 8 miliardi dovevano essere destinati interamente alla riduzione della pressione fiscale sui redditi bassi e medio-bassi di lavoratori e pensionati, che contribuiscono all’IRPEF per ben oltre l’85%.

Noi  avevamo chiesto di concentrare le risorse sui redditi fino a 20-25mila euro, un segnale di attenzione alle persone che durante la pandemia hanno tenuto in piedi il Paese”.

___________________________

Il CENSIS alcuni giorni fa ha pubblicato il suo 55^ rapporto …; l’Italia è diventata un  Paese  vulnerabile e irrazionale  dove si  registra  il boom  delle nuove povertà:

+104% rispetto al 2010  soprattutto qui da noi al Nord .

UN DATO AMARO CHE URLA GIUSTIZIA!!!

E allora  questo sciopero  rappresenta un ritorno di razionalità!

Qualcuno lo vede anche come  “un vaccino sociale “… si vaccino sociale in un Paese che ha bisogno urgentemente di cure . Bisogna dare risposte… le più urgenti e adeguate al forte disagio sociale!!

Un disagio sociale che è ben impresso negli occhi delle persone che  si incontrano  per strada . Perché lo vediamo soltanto NOI???!

E perché ci preoccupiamo soltanto noi di fronte a uno scenario che vede allontanarsi sempre di più l’età della pensione fino ad arrivare ai 71 anni!!!! ( L’Età Più Alta d’Europa)

Con salari diminuiti  negli ultimi 30 anni.

Con  un’evasione fiscale  più alta in Europa

E poi le morti sul lavoro!!! Una vergogna del nostro Paese

E poi i dati sui neet  (i giovani che non studiano e non lavorano) : nel 2020 hanno raggiunto il dato preoccupante del 23,3% . Dati allarmanti!!!!

Perché noi dello SPI  siamo qui su questo palco a parlare dei giovani? Perché gli anziani e i giovani sono gli esclusi i più dimenticati  … insieme alle donne. Il nostro Paese sta lasciando indietro le donne. La recessione ha un volto femminile sotto molti punti di vista .

E  non è certo la smart working  che aiuta le donne e che anzi rischia di metterle dentro una nuova segregazione .

GIOVANI:

Abbiamo tutti sentito Draghi rivolgere ai giovani un’attenzione particolare, alta di speranza e di fiducia.

Buone intenzioni che si incagliano sulla inadeguatezza di questo Governo.

Quante volte hanno provato a dividerci. Quante volte hanno provato a spingerci gli uni contro gli altri. Quante volte ci hanno  descritti come i LADRI DEL FUTURO dei giovani!!! E invece NOI chiediamo con forza la pensione di garanzia per «i giovani e per chi fa lavori discontinui», una “pensione di garanzia” che valorizzi i periodi senza copertura contributiva, quelli di formazione e inoccupazione .

Lo scontro generazionale è solo nelle teste di chi vuole un Paese diviso!!!! I giovani e gli anziani non possono, non vogliono e non devono essere divisi!!!

Questo non è quel Governo di Unità Nazionale di cui avremmo avuto bisogno.

Questo Governo è una sommatoria di forze politiche in cui prevale lo sguardo al passato,  che pensa ad un paese trainato dai ricchi,  e in questa manovra si è visto bene:                                                                             basti pensare  al fuoco di sbarramento sulla proposta Draghi del contributo di solidarietà  dei redditi alti. O peggio alla flat tax,  ipotesi tutt’altro che sconfitta.

Il Pnrr avrebbe dovuto essere occasione per riprogettare il Paese:  invece non c’è una visione di politica industriale e di innovazione,  presupposti indispensabili x creare lavoro buono,  unica via x una buona pensione.

Questa era la risposta da dare ai giovani!!!!

Così non ne usciamo migliori di prima,  anzi mettiamo a rischio anche la nostra democrazia

E NOI SIAMO QUI ANCHE per   DIFENDERE LA DEMOCRAZIA    ….non possiamo rischiare di consegnare questa sofferenza al mercato e alla speculazione dei diversi populismi perché come la storia ci insegna con  le sue tragiche lezioni,  oggi noi –  se non diamo risposta al disagio sociale –  mettiamo a rischio la nostra democrazia.

Equità giustizia sociale dignità del lavoro e della persona  x un paese nuovo:  questo è il ns appello alla politica  a cui  chiediamo  un  concreto cambio di marcia e di direzione.

Come dice Pedretti ,” l’impegno dello SPI è quello di  proseguire nella lotta e nelle mobilitazioni a fianco delle pensionate, pensionati , lavoratori, lavoratrici ;

Perché soffrono i lavoratori!  per le proprie condizioni di lavoro …o perché lo hanno perso.

Soffrono i giovani! per una precarietà perenne che gli impedisce di costruirsi un futuro.

Soffrono i pensionati e gli anziani! perché non vedono ancora la realizzazione di una riforma complessiva del welfare che sia in grado di rispondere alle loro condizioni di difficoltà”

Non solo noi.  Non possiamo essere solo noi caricati della responsabilità di una svolta necessaria.

Certamente NOI! non ci possiamo, non ci dobbiamo fermare.

Dobbiamo consegnare a queste piazze il nostro coraggio e la ns determinazione.

NOI non ci fermeremo!!!.

 

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*