Il Carnevale, l’Ucraina e i vedovi dell’URSS

Di solito non si commenta su un giornale un articolo pubblicato su un altro giornale, tuttavia lo faccio, sia per segnalare ai vostri lettori le cose incredibili (specie per il “pulpito” da cui viene la predica!) che vengono scritte a proposito dell’Ucraina e del conflitto in corso, sia perché qualcuno deve pur dire ai nostri brezneviani “Ti conosco, mascherina!”.

Quindi, per correttezza, segnalo prima il link sul quale i vostri lettori potranno leggere le acute osservazioni di Paolo Ferrero di Rifondazione Comunista:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/02/01/zelensky-a-sanremo-e-una-vergogna-per-me-non-e-una-vittima-ma-parte-del-problema/6972146/

E’ vero che tra i lettori (così come tra gli “elettori”) pochi si saranno accorti che esistono ancora Rifondazione Comunista e gli altri vedovi dell’Unione Sovietica, ma mi dispiacerebbe che i “rifondaroli” si sentissero trascurati! A proposito del mio modesto scritto, aggiungo per loro, come diceva Geppetto, “buon pro vi faccia!”. Trascuro il titolo, riguardante Sanremo, perché non è quello che mi interessa.

E aggiungo che, essendo quasi tempo di Carnevale, forse Paolo Ferrero intendeva tenerci allegri!

Dunque: vengo a sapere dal dotto Paolo Ferrero, su “Il Fatto Quotidiano” i fatti seguenti:

1)   che Zelensky “si è rifiutato categoricamente di applicare gli accordi di Minsk”. La cosa non è affatto così semplice (magari lo fosse!).

Su di essa si può leggere: https://www.dirittoconsenso.it/2022/03/23/gli-accordi-di-minsk/ . Si può anche, a parte, cercare: Dirittoconsenso, per valutare se i giovani studiosi autori di quel sito siano abbastanza obiettivi, come a me pare.

Non è così semplice, nel senso che i Russi (facendolo dire dai filo-russi) pretendevano di applicare gli accordi in modo da arrivare a un’autonomia che ponesse “di fatto”, anche se apparentemente non “di diritto”, le regioni russofone al di fuori dello Stato ucraino. E mettevano in discussione l’applicazione delle modalità previste dall’OSCE per le elezioni in quelle regioni.

E questo “prima” che il governo ucraino disapplicasse quegli accordi!

Io poi sono più che convinto che ci siano anche delle responsabilità da parte dell’Ucraina, che dirò dopo, per non sembrare sciocco o prevenuto;

2)  che effettivamente Putin ha intrapreso una “criminale azione di guerra” (Ferrero, bontà sua, lo ammette, non può farne a meno), ma ciò è accaduto perché Zelensky “ha intensificato la guerra dell’esercito e dei battaglioni nazisti contro le popolazioni ucraine del Donbass”; cioè: si fa capire chiaramente che la Russia ha “dovuto” intervenire e che quindi la spiegazione data da Putin è comprovata.

Inoltre mi si dice chiaramente, senza dirlo “apertis verbis” che l’esercito ucraino e i nazisti sono politicamente la stessa cosa!

Sarebbe troppo difficile per il nostro, capire (ed è molto comodo “non capirlo”) che i gruppi nazisti esistono, ma che sono i residui dei fascismi vigorosamente anti-comunisti e perciò anti-russi degli Anni ’30, degli Anni ’40 e, con la vittoria dell’URSS e il permanere del suo dominio, anche di tutti i decenni successivi. Come sarebbe stato, in uno schema al contrario, un MSI clandestino in Italia (che a quel punto avrebbe avuto in seno anche i gruppetti ultra-fascisti e nazisti che abbiamo conosciuto), se avessimo fatto parte dell’impero sovietico! Infatti i governi ucraini, dopo l’indipendenza del 1991, hanno cercato di inglobare, di diluire e di “raffreddare” questa scomoda eredità del passato. Ma per il nostro articolista è più comodo mostrare che, appunto, l’esercito ucraino e “i battaglioni nazisti” (che poi sono uno), sono la stessa cosa!

3)  che “Zelensky ha costruito in Ucraina una dittatura che non ha più alcuna parvenza di democrazia: ha messo fuori legge oltre una decina di partiti, ha messo la mordacchia al sistema di informazione e procede con purghe continue contro chi all’interno del governo o tra i dirigenti dello stato esprime opinioni diverse dalle sue”.

E’ certamente vero che, in una situazione di guerra, il Governo ucraino ha agito contro la “libertà” di partiti e giornali apertamente filo-russi, ma, appunto dopo l’invasione da parte della Russia! Erano anti-democratici i Francesi quando agirono contro i fascisti e filo-nazisti francesi subito prima e durante l’invasione da parte della Germania? Stessa domanda a proposito del ben più importante (rispetto ai fascisti francesi) partito fascista inglese o a proposito di gruppi simili negli Stati Uniti!

Ma, soprattutto vengo appunto a sapere che “Zelensky ha costruito in Ucraina una dittatura, ecc. …”; e da chi lo vengo a sapere???? Da chi ?? Da un comunista cossuttiano, dichiaratamente filo-sovietico da sempre (filo-sovietico prima di Gorbaciov, non facciamo i furbi!), di quelli brezneviani e “neo-stalinisti”, che hanno avuto sempre in testa il PCUS come “partito guida”, che non hanno mai detto una parola, una parola!, sul regime di polizia (di polizia elevato al cubo) della Germania Orientale, sui dissidenti sovietici in galera a centinaia, sulla repressione della cultura, sulla società “totalitaria” non solo in quanto dittatura, sull’invasione della Cecoslovacchia (accenno soltanto queste cose per “titoli”, naturalmente), di quelli ai quali della “democrazia” non gliene è mai fregato un c….. e che, per salvarsi l’anima, tutt’al più dicevano che nei “Paesi socialisti ci sono alcuni problemi”!

Da questo vengo a sapere che in Ucraina c’è una dittatura? Da questo? Non ho parole!

4)   Vengo anche a sapere che “… gli Usa iniziano a chiedersi che fine fanno gli aiuti occidentali che solo in minima parte arrivano al popolo ucraino”.

Non l’ho letto da nessuna parte! Ho il forte sospetto che sia il tipico modo stalinista e anche togliattiano di mischiare notizie vere e notizie verosimili, tutte presentate come certe, ma senza citare le fonti e dicendo le cose quasi “en passant”, per farle apparire così ovvie che non c’è bisogno di soffermarcisi o di verificarle!

5)   Vengo inoltre a sapere che “La legge marziale posta in vigore dal governo non solo determina la ferma obbligatoria di tutti i giovani in età di leva, con particolare attenzione ai giovani delle minoranze interne (ungheresi, russi, etc.), trasformando il popolo ucraino in carne da cannone, …”

Ho controllato: di nuovo, il vero e il verosimile vengono abilmente mischiati (a proposito: nel bellissimo “1984” i cittadini non sanno neppure più di mentire, ma sarebbe un discorso più lungo, che sicuramente i lettori conoscono).

In Ucraina c’è la leva obbligatoria, ovviamente: il Paese è in guerra! Inoltre il Governo ucraino recluterebbe più volentieri i “non ucraini”, avendo bisogno di un forte orgoglio e di un più grande senso di unità nazionale, rispetto agli ucraini? Solo un cretino o un mentitore di professione potrebbe scrivere una cosa del genere!

In più il nostro ci fa sapere che non è la Russia che massacra gli Ucraini, è il Governo ucraino a “trasformare gli Ucraini in carne da cannone”! Non ho parole!

6)   Continuiamo ad informarci dal nostro. Leggo: “Ad esempio Zelensky ha voluto leggi sul lavoro che praticamente rendono illegale ogni azione sindacale”.

Basta fare una piccola ricerca e si scopre il trucchetto.

Il sito “opendemocracy.net” scrive (e non è “morbido” con l’Ucraina): “Il 17 agosto, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi ha ratificato la legge 5371, che rimuove i diritti dei lavoratori nelle piccole e medie imprese. Sarà efficace fintanto che il Paese sarà sotto legge marziale – una precisazione aggiunta all’ultimo minuto, sotto la pressione dei sindacati.

Per questa “aggiunta”, rimando a quanto osservo più sotto a proposito dell’avvicinamento all’Europa.

Prosegue il sito “opendemocracy.net”: In base alla nuova legge, le persone che lavorano per aziende con un massimo di 250 dipendenti saranno ora coperte da contratti che negoziano come individui con i loro capi, piuttosto che dal codice del lavoro nazionale.

In pratica, ciò significa che circa il 70% dei lavoratori in Ucraina è stato privato di molte tutele lavorative. ….  Il governo ucraino ha affermato che sta cercando di alleviare le difficoltà incontrate dalle aziende in tempo di guerra.

Il testo quindi parla chiaramente di provvisorietà e ovviamente, dato l’avvicinamento all’Europa e la crescente occidentalizzazione, la mancanza o carenza di diritti sindacali, dopo la guerra, sarebbe assolutamente impensabile. E naturalmente, di tale provvisorietà il nostro campione della libertà non dice una parola!

Ma la cosa divertentissima è un’altra! Coloro che non hanno mai alzato un dito contro l’assoluta, totale, mancanza di libertà sindacale nell’Unione Sovietica e in tutti i Paesi satelliti, rispettivamente per 70 e 35 anni circa, che persino ai tempi di Danzica e di Solidarnosc facevano i finti tonti, ora proclamano scandalizzati: “Zelensky ha voluto leggi sul lavoro che praticamente rendono illegale ogni azione sindacale”. Sogno o son desto?

7)   Ma non è finita qui! Anche la notizia “Dopo aver privatizzato la terra, Zelensky ha infatti firmato con BlackRock, la più grande finanziaria del mondo, l’incarico di ricostruire il paese utilizzando come risorse i proventi della privatizzazione dell’apparato industriale”, è molto imprecisa e chiunque potrà  fare una ricerca da cui risulterà che BlackRock non ha avuto, da sola, l’incarico di ricostruire il Paese e ha avuto soprattutto un altro incarico.

Faccio notare che, naturalmente, la privatizzazione delle terre e delle industrie è data, en passant, come gravemente negativa! Il fatto che le statalizzazioni dei mezzi di produzione, cioè il “socialismo” in tutti i regimi comunisti sia stato un totale, gigantesco disastro, è un piccolo, insignificante particolare!

Scherzando, potrei osservare che anche in questo i comunisti, pretesi marxisti, hanno veramente rovesciato l’idealismo, in senso filosofico. Infatti, non sarebbe l’idea a produrre il mutare della realtà, ma l’idea sarebbe proprio” la” realtà! In altre parole, l’idea della proprietà statale dei mezzi di produzione come soluzione “superiore” è sentita come “oggettiva” perché sarebbe “realtà” in sé!

A parte la mia modesta analisi sul dotto Paolo Ferrero , avevo accennato più su che neanch’io sono convinto che l’Ucraina e l’Occidente siano del tutto innocenti.

Non voglio fare l’esperto di geopolitica in erba (da quasi un anno è di moda!).

Osservo solo che l’Ucraina ha commesso due errori politici di portata storica: avrebbe dovuto riconoscere, nonostante le diverse interpretazioni degli Accordi di Minsk, un’ampia autonomia amministrativa alle regioni a maggioranza russofona (abbiamo presente l’Alto Adige?); non avrebbe dovuto scegliere la strada dell’adesione alla NATO, ma solo quella, futura, all’Unione Europea, dichiarandosi militarmente neutrale. Queste due cose avrebbero tolto moltissime possibilità e giustificazioni alla Russia.

Questi errori non tolgono però che l’Ucraina sia l’aggredito! E’ su questo equivoco che si basano i nostri vetero-comunisti in disarmo! In più: facendosi passare per veri democratici!

 La NATO, poi, avrebbe dovuto, allora, 1992, 1993, 1994, negoziare con la Federazione Russa un “modus vivendi” sui Paesi ex satelliti dell’Unione Sovietica, anche se ci vuole una super-super saggezza a non stravincere quando il nemico è moribondo!

Questo enorme errore non significa però che, ora, possiamo permettere alla Russia (in parte glielo abbiamo già permesso) di ricostituire l’Impero zarista, obiettivo che Putin ha indicato quasi apertamente, due giorni prima dell’invasione.

I lettori mi scuseranno se ho detto, a prima vista, delle ovvietà, ma non mi sembra giusto farla passare liscia a questi “puri e furbetti”!

Ettore LIVORSI

1 Commento

  1. Sarebbe simpatico che Lei ci rendesse edotti su quale sia il suo partito di riferimento: ad occhio e croce, direi che è un sedicente democratico, probabilmente di estrazione democristiana; naturalmente posso sbagliare, visto che spesso i peggiori nemici di un’ideologia sono coloro che l’hanno abiurata.
    Distinti saluti.
    P.S.: se fossi in Paolo Ferrero La querelerei per diffamazione, visto che non è mai stato comunista, tanto meno stalinista.

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