Casa

“Oikosophia, dall’intelligenza del cuore all’ecofilosofia” Mimesis Editore

Carla Stroppa “Sulla soglia di casa. Abitare tra sogno e realtà”  Moretti eVitali editori

Cristina Dell’Aqua “ Una SPA per l’Anima” – Mondadori Editore

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“Casa“ è una delle parole che più si presta a molte rappresentazioni simboliche, come tutte le parole è polisemica, i suoi significati si rincorrono dentro ognuno di noi, irraggiungibile nel significato ultimo, sta proprio ad indicarci che non esiste un significato ultimo. Prendendo a prestito la sapienza ebraica a proposito del comprendere il simbolico: “70 sono i modi, il71esimo è il tuo”.

Come la città e il tempio, la casa è posta al centro del mondo, è l’immagine stessa dell’universo e

in ogni cultura e tradizione la casa è declinata differentemente.

Il taoismo pone diversi “palazzi” corrispondenti ai centri sottili all’interno del corpo umano, l’identificazione del corpo stesso con la casa è invece comune nel buddhismo.

Nella Ruota dell’ Esistenza tibetana, il corpo è rappresentato da una casa con sei finestre corrispondenti ai sei sensi .

Torri, palazzi, castelli appaiono nelle fiabe, imprigionano e liberano principesse e streghe, giovani principi e orchi.

 

Oikos in greco è la casa comune ed è questa parola che ha dato origine al prefisso eco, come in ecologia e economia.

Oggi, che abbiamo completamente perduto il senso della “Casa”, possiamo ritrovarlo?

Ma soprattutto potremo ritrovare un rapporto autentico con la nostra casa comune?

Perchè non basta “preoccuparci” dell’ambiente ( ecologia) o di risanare l’economia (buon governo della casa ), ma si tratta di ri-trovare lo sguardo e la presenza interiori che a quella casa comune ci fanno sentire – e sapere e fare esperienza- di appartenere in modo irrinunciabile.

Raimon Panikkar parla di “ecosofia “ , la sapienza necessaria per raggiungere questo inter-essere, questa inter-in-dipendenza che è il nostro solo e universale, unico e vero interesse, che oggi ci chiama e ci interpella.

 

A questo proposito vorrei proporvi 3 libri appena editi che toccano, in maniera differente, “la casa “,

inseparabilmente interiore ed esteriore, dimensioni legate da un sottile filo rosso che dall’antico Egitto alla sapienza ermetica, pitagorica, presocratica, misterica, neoplatonica ci collegano con saperi più recenti, con pensieri metanoici come Jung, Corbin, Einstein, Panikkar, profeti del futuro che da tempo ci annunciano che non esisterà futuro per l’umanità e per la casa comune senza un ritorno “all’intelligenza del cuore “, alla “nuova innocenza”, al “fare anima “.

 

Scrive David Abram, uno dei più eminenti contributori del primo libro di cui vi parlo ( Oikosophia, dall’intelligenza del cuore all’ecofilosofia- Mimesis Editore) : “Siamo pienamente umani solo in contatto, e convivialità, con il non-umano -, cioè con il mondo vivente più -che- umano, che oggi più che mai, come noi, da noi dipende per la sua stessa sopravvivenza “.

 

Il secondo libro ( Sulla soglia di casa. Abitare tra sogno e realtà – Moretti eVitali editori ) è di una psicoanalista junghiana , Carla Stroppa che, nei suoi molti profondi saggi, tocca questa volta “la soglia di casa “, che solo varcata ci può portare a conoscenza di angoli e pertugi insospettati che nascondono cose importanti. Solo allora si può decidere di entrare ed esplorare questi spazi in ombra e ancora sconosciuti; se si è invece già dentro, scrive l’autrice : “varcando la soglia, si può vedere là fuori la scena del mondo e decidere di uscire per prenderne parte”.

 

 

La nostra vita è polarità, un irriducibile dualismo che non può e non deve essere ridotto a uno,

(i monoteismi stanno, per fortuna, tutti rantolando) ma vivere e danzare ritrovandosi in un fertile movimento trinitario che ci indica l’armonia e la concordia di ogni nostra parte, interiore ed esteriore.

 

Il terzo libro è di un’insegnate di latino e greco, Cristina dell’Acqua, ( Una SPA per l’anima. Come prendersi cura della vita con i classici greci e latini – Mondadori Editore)  e ci aiuta a ritrovare antichi e sempre nuovi Maestri, facendoci toccare con mano che, scrisse Hermann Hesse: “senza la scrittura non esiste l’idea di umanità” .

Il libro è spesso più curativo di una medicina, è una terapia leggera e profonda che brucia e fa rinascere zone di noi sterilizzate e spente, assopite, ferite, lacerate e ancora sanguinanti.

Con Eschilo possiamo farci carico delle nostre paure risvegliando il nostro coraggio, con Sofocle imparare la formula della giovinezza, con Euripide stimolare la volontà,  mentre Seneca ci insegna come diventare i migliori amici di noi stessi.

Leggendo questo libro ritroviamo il significato di parole che abbiamo svenato: SPA non è solo un luogo dove dimagrire , ma è Salus per aquam, la salute grazie all’acqua, e in greco dire Eroe è un augurio, come se dicessimo a qualcuno “ ti auguro di diventare l’uomo o la donna che hai dentro “ .

 

Questi tre libri “in cerchio “, parlano della nostra Vita, della conoscenza inseparabile dall’amore,

ci mostrano le nostre molte dimensioni che sono da ricollegare come fili di una sottile rete di cui ognuno di noi è un benefico nodo ed ognuno di noi ha il suo compito: divenire quello che sei.

Dimenticare questo compito, questo nostro servizio alla Vita significa disgregare noi, il mondo e quella dimensione divina-infinita e mai finita che ci contiene tutti nel più grande Mistero.

 

Sono tre libri che toccano dimensioni differenti, che usano linguaggi differenti, ma tutti e tre ci aiutano a ritrovare quella Casa che non è perduta, ma solo tradita da un’attualità ignorante a cui quotidianamente aderiamo, con uno sguardo accecato dalle false luci dei mortificanti show a cui

ci lasciamo abituare, omogeneizzati dalle spente parole a cui ci lasciamo assuefare.

“Dove volgerci per trovare un criterio di sanità mentale in grado di comprendere la nostra patologia ambientale ? Interroga Roszak.

“Noi siamo la Casa e noi siamo le mani del Destino”: questa la nostra risposta di uomini e donne risvegliati.

Patrizia Gioia, 5 aprile 2019