Comitato “MALdARIA” . Preoccupanti i dati dell’aria di Alessandria

Con piacere – e con un grande ringraziamento agli organizzatori – pubblichiamo le anticipazioni dei dati della ricerca MALdARIA in attesa dell’incontro del 21 sera presso la Sala del Chiostro di Santa Maria di Castello. In quell’occasione verranno presentati e commentati tutti i dati a disposizione. Dalle anticipazioni, però, si deduce che l’area in città presenta livelli di inquinamento spesso al di là della norma con prevedibili impatti negativi su qualità di vita e salute della popolazione. La redazione di CF è a disposizione degli organizzatori per ulteriori approfondimenti, maggiori informazioni e tutto quanto potrà servire per  una corretta informazione.

 

MALdARIA: Alessandria fuori legge sul biossido di azoto

I risultati della rilevazione della qualità dell’aria: il 10% dei punti di controllo oltre il limite di esposizione annuale

 

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Sono finalmente disponibili i dati della campagna MALdARIA. Nel periodo tra il 20 febbraio ed il 20 marzo associazioni movimenti e cittadini si sono mobilitati installando 62 rilevatori di biossido di azoto nella città di Alessandria e altri 8 in alcuni comuni limitrofi, fra cui Felizzano, dando una copertura in diversi punti della città, dal Cristo alla Pista, dal Centro agli Orti. I risultati emersi sono stati comparati con le due centraline fisse di ARPA Piemonte ad Alessandria, che forniscono i dati della qualità dell’aria.

Sul numero totale dei campionatori esposti, ben 10 (ovvero il 16%) risultano superiori al limite annuale di esposizione, fissato dalla legge a 40 µg/m3. Il biossido di azoto è un forte irritante delle vie polmonari; già a moderate concentrazioni nell’aria provoca tosse acuta, dolori al torace, convulsioni e insufficienza circolatoria. Può inoltre provocare danni irreversibili ai polmoni che possono manifestarsi anche molti mesi dopo l’attacco.

I dati saranno divulgati e restituiti a tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa in un incontro pubblico, aperto a tutta la cittadinanza e ai rappresentanti delle istituzioni, che si terrà il 21 maggio alle ore 21 presso la Sala della Affresco del Chiostro di Santa Maria di Castello.

 

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Le associazioni e i movimenti che hanno dato vita alla campagna MALdARIA, effettuando un monitoraggio diffuso della qualità dell’aria a livello locale, rivelano finalmente i risultati.

Dopo un mese di esposizione all’aperto, i campionatori passivi sono stati inviati ad un laboratorio per le analisi di rito e i risultati sono quindi stati oggetto di una valutazione da parte di esperti facenti parte del gruppo.

Sapevamo già che l’aria di Alessandria era inquinata ma con questa mobilitazione della cittadinanza e delle associazioni che si occupano dei temi ambientali, ci siamo proposti di sensibilizzare maggiormente tutta la popolazione e le Istituzioni, sulla scia della Campagna #iocambioaria promossa da La Stampa di Alessandria.

Sono oltre 60 le persone che hanno risposto attivamente all’appello promosso dagli organizzatori e hanno aderito alla Campagna MALdARIA, iniziata  a metà gennaio e culminata con il periodo di esposizione dei campionatori, avvenuto fra il 20 febbraio e il 20 marzo 2019.

Ci siamo posti l’obiettivo della raccolta di dati capillari sulla diffusione del biossido di azoto ad Alessandria, realizzando un’analisi di carattere scientifico tramite il coinvolgimento diretto della cittadinanza, anche attraverso un progetto educativo da proporre alle scuole della città.

Il progetto prevedeva l’installazione di rilevatori con lo scopo di misurare la presenza nell’aria di biossido di azoto (la cui formula chimica è NO2). Il biossido di azoto è gas tracciante del traffico veicolare urbano. È un forte irritante delle vie polmonari: già a moderate concentrazioni nell’aria provoca tosse acuta, dolori al torace, convulsioni e insufficienza circolatoria. Può inoltre provocare danni irreversibili ai polmoni che possono manifestarsi anche molti mesi dopo l’attacco.

Dopo un appello pubblico, i rilevatori sono stati acquistati e consegnati ai partecipanti nel Chiostro di Santa Maria di Castello con le istruzioni per l’installazione ed il rilevamento dell’aria.

Nel periodo tra il 20 febbraio ed il 20 marzo sono stati installati 62 rilevatori nella città di Alessandria e altri 8 in alcuni comuni limitrofi, fra cui Felizzano, dando una copertura in diversi punti della città, dal Cristo alla Pista, dal Centro agli Orti.

I risultati emersi sono stati comparati con le due centraline di ARPA Piemonte, installate ad Alessandria, che forniscono i dati della qualità dell’aria. Una è collocata in piazza D’annunzio, l’altra nei pressi dell’Istituto Volta, da cui prendono il nome. I termini di paragone sono quelli previsti nel decreto legislativo n. 155/2010. In particolare, il limite annuale di esposizione, pari a 40 µg/m3 (microgrammi al metro cubo).

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha altresì stabilito che al di sopra della soglia di 20 μg/m3 su base annuale si cominciano ad avere effetti per la salute umana.

Sul numero totale dei campionatori esposti, ben 10 (ovvero il 16%) risultano superiori al limite annuale di esposizione, fissato dalla legge a 40 µg/m3. Quasi la metà dei campionatori (34, ovvero il 55%) si attesta appena sotto al limite annuale previsto nella normativa, nella fascia tra 30 e 40 µg/m3. Abbiamo stimato che questi livelli di esposizione al biossido di azoto possono causare l’aumento di malattie respiratorie nel breve periodo dal 3,6% sino al 9% e nel lungo periodo di incrementare la mortalità della popolazione adulta (+30 anni) del 5,5%.

Nei mesi freddi (autunno-inverno) si hanno concentrazioni più alte di NO2 per effetto delle condizioni meteoclimatiche (stabilità atmosferica, minor soleggiamento) e sorgenti aggiuntive (riscaldamento).

Il periodo in cui è stata effettuata la rilevazione ha goduto di giorni bel tempo e di temperature miti più alte rispetto alle medie stagionali, quindi l’incidenza dell’inversione termica sulla varianza stagionale è stata marginale. L’inversione termica si verifica soprattutto in inverno e durante la notte, quando il suolo, rilasciando calore, si raffredda. In questo modo si raffreddano anche gli strati di aria che sono a contatto con essa, mentre l’aria a quote maggiori rimane calda. Non si riscontrano quei movimenti d’aria importanti per la dispersione delle sostanze inquinanti. L’inversione termica può provocare gravi conseguenze soprattutto nelle zone dove c’è un maggiore inquinamento. Infatti, poiché le sostanze inquinanti rimangono al suolo, la loro concentrazione aumenta, facendo sì che aumentino tutti i rischi connessi all’inquinamento atmosferico.

Tutti i dati di MALdARIA saranno divulgati e restituiti a tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa in un incontro pubblico aperto a tutta la cittadinanza che si terrà il 21 maggio alle ore 21 presso la Sala della Affresco del Chiostro di Santa Maria di Castello. Alla presentazione saranno invitati anche rappresentanti delle istituzioni locali. La sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla centralità del tema della qualità dell’aria che respiriamo passa direttamente dall’esercizio di una libera facoltà, quella di agire. Siamo in grado di capire cosa respiriamo e di organizzarci per sollecitare le istituzioni affinché mettano in atto politiche della viabilità e ambientali volte a tutelare la salute pubblica.

Ringraziamo pubblicamente tutti i soggetti che hanno inizialmente aderito e sostenuto questa iniziativa:

Associazione di Promozione Sociale BlogAL

Ciclofficina RiCyclo

Compagnia teatrale Gli Illegali

FIAB Alessandria Gliamicidellebici

Legambiente Ovadese e Valle Stura

Legambiente Val Lemme

Possibile Alessandria (comitato Macchiarossa)

Pro Natura Alessandria

Riprenditi Alessandria

Sine Limes

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