Gratitudine per Luigi Berlinguer

Nei confronti del professor Luigi Berlinguer – mancato nei giorni scorsi a Siena dove è anche stato Rettore dell’Ateneo – mi sento di esprimere un sentimento di sincera gratitudine. Per come, in particolare, ha contribuito, da Ministro dell’Istruzione e dell’Università nel primo Governo Prodi (1996-1998), all’autonoma istituzione della seconda università del Piemonte: l’Università del Piemonte Orientale.

Una decisione per nulla scontata, in quanto fortemente osteggiata sia dal Rettore e dal Senato accademico dell’Università di Torino che dai parlamentari dell’Ulivo del capoluogo torinese.

Va infatti ricordato che il sottosegretario con delega all’Università del Ministero, Luciano Guerzoni, mentre era stato favorevole al riconoscimento dell’autonomia delle sedi di Benevento, Catanzaro e Varese-Como, si era, per il Piemonte, pronunciato contro l’istituzione “di un piccolo ateneo a tre sedi” e a favore di un unico ateneo “a rete di sedi” sul modello “californiano”.

Con la conseguente  trasformazione dell’Università di Torino nell’unica università degli studi della Regione.

E questo nonostante la convinta e più volte manifestata adesione all’istituzione del nuovo ateneo da parte dei sindaci e dei presidenti di provincia di Alessandria, Novara, Vercelli e dello stesso Consiglio regionale del Piemonte. Così come il pieno sostegno, politicamente trasversale, dei parlamentari di Camera e Senato dei tre territori interessati.

E’ quindi risultato decisivo, per la decisione finale a favore dell’istituzione dell’Università del Piemonte Orientale, il ruolo di mediazione politica e indirizzo svolto da Luigi Berlinguer. Soprattutto nel corso delle numerose e vivaci riunioni della Commissione Cultura della Camera che si sono tenute nel mese di luglio 1997. Commissione nella quale, a favore di un unico ateneo piemontese, si esprimevano parlamentari autorevoli come gli onorevoli Furio Colombo, Maria Chiara Acciarini e Sergio Soave. Mentre era noto che anche lo stesso presidente della Camera, Luciano Violante, parteggiasse per la tesi sostenuta dall’Università di Torino.

Che la decisione assunta sia, infine, risultata giusta lo stanno a dimostrare i risultati conseguiti dalla nuova università dal 1998, anno della sua istituzione, ai giorni nostri.

Insieme alla gratitudine per il ruolo svolto da Luigi Berlinguer per la raggiunta autonomia dell’Università del Piemonte Orientale mi sembra doveroso riconoscere l’impegno a favore dell’UPO di due altre personalità che non sono più tra noi: l’ingegnere Giancarlo Lombardi, parlamentare di Biella e Ministro dell’Università dal 1994 al ’96, e l’onorevole Antonio Ruberti. In particolare il professor Ruberti, già rettore dell’Università “La Sapienza” di Roma, oltre a sostenere la scelta di Berlinguer, era venuto, il 14 luglio ’97, in Alessandria per incontrare la Società per l’Università, presieduta da Gianluca Veronesi. Fornendo, nell’occasione, un contributo importante sulle cose che dovevano essere realizzate una volta raggiunta l’autonomia dell’Ateneo.

Renzo Penna

Alessandria, 3 novembre 2023

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