Il rovescio dell’amore

Francesco Roat : Hitler mon amour – Avagnano Editore
Giovanna Ferrante : Rina, l’amore oscuro – Ancora Editore
Annie Ernaux – Passione semplice – Best Bur

 

Parafrasando il titolo di un mio libro ( Il rovescio di Maria ) mi si è offerta l’immagine del “Rovescio dell’amore”, attraverso due libri scritti da due amici, che indico in ordine all’anno di uscita del libro: nel 2014, per Avagnano editore, esce di Francesco Roat: Hitler mon amour e  in questi giorni per Ancora editore : Rina, l’amore oscuro, di Giovanna Ferrante.

Hitler mon amour narra, attraverso un diario che l’autore immagina scritto febbribilmente da Eva Braun nelle ultime ventiquattro ore all’interno del bunker sotto la Cancelleria del Fuhrer, durante la conquista di Berlino da parte dell’Armata Rossa,  della relazione tra il dittatore tedesco e la sua giovane amante.

In Rina, l’amore oscuro, l’autrice diventa la stessa Rina Fort che racconta la sua poverae  appassionata e diabolica relazione con Giuseppe Ricciardi, marito di Franca e padre di tre bambini che Rina Fort, in una notte di novembre, massacra in un appartamento di via San Gregorio a Milano.

Che siano un uomo e una donna ad affrontare, attraverso queste due storie, il tema della “passione” è già per me intrigante e, mentre scrivo, mi torna alla mente un altro appassionato e appassionante  libro ” Passione semplice” di Annie Ernaux ( premio Nobel per la letteratura 2022 )  dove una donna e un uomo condividono un’intensa e tormentata relazione clandestina.

Perchè il rovescio dell’amore? Perchè a mio sentire naturalmente, nessuna di queste storie si nutre del vero amore, ma di proiezioni, immaginazioni, privazioni, anche di quei peccati dei genitori che, irredenti,  ricadranno terribilmente e pesantemente sui figli.

Mentre in Annie Ernaux , quando la storia finisce , l’uomo e la donna smettono del tutto di sentirsi, mentre i segni del sesso, dell’amore, dell’attesa, rimarranno come marchi impressi nella carne: indizi di una passione semplice; nelle altre due storie il finale è drammatico e sconvolgente.

Un suicidio e una strage. Certamente Eva Braun e Rina Fort hanno storie e vite differenti, ma la passione che le avvolge e le sconvolge è davvero cieca; il loro sguardo è ben lontano da quell’Aperto che il poeta Rilke illumina per l’amore, nessuno deve esserci davanti, nessuno può offuscare quell’orizzonte che ognuno di noi dovrebbe avere per far si che la via che si percorre sia davvero nostra, solo nostra.

L’amore consiste in questo, che due solitudini si proteggano a vicenda, si toccano, si salutano.

Così Rilke parla dell’amore, quello che fa crescere e cresce con noi, ben lontano dalla predazione che forse tutti abbiamo almeno una volta tentato nei confronti dell’altro . Una predazione bulimica che ci fa dire “vorrei mangiarti “, una predazione diabolica che ci fa dire “ti ucciderei”, dove l’altro diventa mezzo e strumento per qualcosa che dovremmo scovare dentro di noi.

Forse la scrittura ci aiuta a non uccidere .

Sublimiamo questa incandescente passione, la mettiamo in chi ha osato viverla sino in fondo, in certi momenti anche una feroce invidia per chi l’ha fatto quel gesto che noi non siamo riusciti a fare . Trattenere la nostra parte animale è un cammino, sapendo bene che non la eliminiamo, solo impariamo ad addomesticarla, a tenerla a bada nei momenti in cui la belva esce dalla sbarre, spaventandoci nuovamente e nuovamente mettendoci a fronte a quel che siamo. Siamo tutti poveri diavoli , scrive Etty Hillesum, aiutandoci a vedere il pezzetto di Dio che in ognuno vive, più o meno sepolto.

Allora questo rovescio dell’amore? Non è forse qullo che più conosciamo ? Quello che più ci appartiene ?

Continuiamo a nominare l’amore, ma chi lo pratica davvero? Abbiamo mai messo in atto il discorso della montagna? Continuiamo a parlare di pace e facciamo la guerra, difensiva naturalmente ! Ma è proprio la difesa che crea sempre un’offesa ! E ci difendiamo sempre per paura. Ma di chi?

Il vero e il solo nemico risiede dentro di noi, è quello che ci spinge alla competizione, al potere, al tradimento, al fare all’altro quello che fai a te stesso.

Come sarebbe bello amarci davvero.

di Patrizia Gioia

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