In una intervista fattami da “Le ragioni della sinistra”( dic. 1990 ) sul cambio del nome/simbolo P.C.I./PDS così risposi a 4 domande:
1) COSA NE PENSI DEL NUOVO SIMBOLO?
È graficamente, psicologicamente sbagliato cambiarlo.
L’esperienza mia non suggerirebbe mai un cambio di marchio e/o nome tranne in casi di obsolescenza o di cambio di ragione sociale.
2) IL RINNOVAMENTO È VERO O DI FACCIATA?
Purtroppo è sbagliata la parte rinnovata.
3) COSA NE PENSI DEL P.C.I. di Valenza?
- a) Ancora burocraticamente da svecchiare;
- b) Indebolito, lento, non agile;
- c) Poco presente e non doverosamente incalzante nelle azioni d’opposizione.
4) È POSSIBILE UN’ALTERNATIVA IN ITALIA CON QUESTO PARTITO?
Si, ma blanda e con una pavida strategia.
Ci furono altre risposte e testi di
F.Bove, L.Capra, M.Cattaneo*, M.Griva, A.Guidi, P.C.Nebbia.
* “Per il momento non mi sono chiari i valori e le politiche che sosterrà il PDS. Mi sembra più chiaro invece che il PDS l’alternativa vorrebbe farla con Craxi.”
DUBBI? HO I RITAGLI STAMPA.
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Una ventina d’anni prima pensavo le stesse cose dette nell’intervista.
ERGO: da quasi 50 anni penso che quel partito dovrebbe mutare.
L’Espresso (1989) – nel box dal titolo “Non è una questione di nome” – chiese un commento ad alcuni art director delle maggiori agenzie pubblicitarie italiane internazionali su P.C.I./ PDS.
- GAVINO SANNA ( Young&Rubicam ):
Non ribattezzerei il P.C.I., che incarna ancora tutti i valori di un cuore grande che ha battuto in una certa maniera, italiana e comunista.
In questo senso, se dovessi cambiare il simbolo, penserei a un grande cuore rosso, caldo, vivo, vicino al cuore degli italiani..
- EMANUELE PIRELLA ( Pirella Göttsche Lowe ):
Il P.C.I.può continuare a chiamarsi così.
Il suo problema non è di immagine ma di progetto.
- PASQUALE BARBELLA ( Bjke ):
Io non cambierei assolutamente nulla. Tanto più dopo l’attacco strumentale al P.C.I.da parte dei partiti e della stampa. Stessa cosa per il simbolo.
- ANDREA CONCATO ( Tbwa ):
A una prima analisi il simbolo mi pare difficilmente sostituibile.
Ci sono altre cose da cambiare, più urgenti di nome e marchio.
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all’inizio anni’70 proposi un manifesto con un grande cuore rosso e la head “Se ami la democrazia vota (…).
Non fu utilizzato.
Ezio Campese
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