“Nero come la pece, buono come il pane”. A Galeano sarebbe piaciuto

Partiamo di nuovo da Eduardo Galeano…poi andiamo alla partita di Carrara, tra Carrarese e Alessandria, in una Serie C girone A che sembra sempre più una B2. Ad Eduardo, scomparso nel 2015 a 76 anni, la partita sarebbe piaciuta. Un  vero nomade sempre in viaggio con la fedele compagna di vita, la macchina da scrivere, portata con sè anche nella jungla amazzonica per poter annotare (frase riportata in più repertori di famous speeches) : «Da qualche parte in una foresta qualcuno ha commentato: come sono strani i civilizzati. Tutti hanno orologi e nessuno ha tempo». I Grigi hanno avuto più volte la possibilità di impiegare utilmente i propri novanta minuti, ma prima il centrattacco Arrighini, poi Sulijc…. hanno sprecato in beneficienza. Il massimo del samaritanesimo, però, l’ha fatto il ventenne Akhamadu… Ed è stato un vero peccato. La camiseta grigia avrebbe meritato la vittoria ma, ancora una volta, il “Dio della precipitazione” ci ha messo lo zampino. Peccato perchè si sarebbe potuto sognare. «Se non ci fosse il diritto di sognare tutti gli altri diritti morirebbero di sete», ha lasciato detto lo stesso Eduardo  Galeano seduto in un caffè a Barcellona. La stessa Barcellona in cui trovò, scritto su un foglio di giornale abbandonato su un tavolino, un aforisma che lo accompagnerà fino alla morte : «Il tuo Dio è ebreo, la tua musica è nera, la tua macchina è giapponese, la tua pizza è italiana, il tuo gas è algerino, il tuo caffè è brasiliano, la tua democrazia è greca, i tuoi numeri sono arabi, le tue lettere sono latine. Io sono il tuo vicino. E tu mi chiami straniero?». Verrebbe da aggiungere, pensando al nostro Akhamadu, nero come la pece ma buono come il pane: «I miei goal li dedico a tutta la curva, anzi a tutta la città che mi vuole bene….» . Peccato (per la terza volta ripetuto di proposito) che il tiro sia stato impreciso ed i complimenti del senhor Scazzola, del presidente e di tutta la città, siano solo rimandati.  Per stavolta è solo “Uno a Uno”

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