Quelli che hanno fatto grande l’Italia

Le tremende statistiche dell’epidemia hanno fotografato in queste settimane il particolare accanimento del virus nei confronti degli anziani. Un’evidenza analizzata prevalentemente negli aspetti anagrafici, sanitari e sociali. Ci si sofferma meno sul patrimonio di memoria e di storia che se ne va con loro. Storia buona, delle donne e degli uomini che hanno fatto grande l’Italia, cavandola fuori dalle macerie e dalle vergogne della guerra. Storia sulla quale anche in questi giorni sorvoliamo, forse perché già avevamo provveduto a consegnarla agli archivi, affidandone i “documenti” viventi a quei luoghi di “confino”, che talvolta si riducono ad essere le residenze per anziani. Eppure, la lezione di quella storia tornerà utile quando si tratterà di ricostruire il Paese da una catastrofe che, ormai, nessuno più esita ad assimilare alla “guerra”. Servirà, quella lezione, soprattutto alle giovani generazioni, quelle di chi ha oggi poco più o poco meno dell’età che i nostri anziani avevano negli anni in cui l’Italia costruiva il proprio destino di potenza mondiale. Toccherà ai giovani tentare di rifare il “miracolo”, riuscito ai nonni che in queste settimane si sono arresi nelle corsie di ospedale, nelle case di riposo, o nella solitudine delle loro abitazioni. Forse, nello strano 25 aprile che ci attende quest’anno, dovremo ricordarci di dedicare a questi nostri connazionali un particolare omaggio.

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