Ravetti – Alessandria e provincia: serve un piano socio sanitario

“In gioco per noi c’è la possibilità di costruire un nuovo ospedale, di completare il percorso per il riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere scientifico sulle patologie ambientali, di modificare (per chi lo ha dichiarato) la 1/600 che ha definito la gerarchia della rete ospedaliera, di realizzare nuove Case della Salute rafforzando la sanità territoriale.”
7 dicembre 2020 – “La pandemia ha messo in difficoltà il mondo intero, non solo il Piemonte. Ma la pandemia ha evidenziato ovunque, anche in Piemonte, le debolezze del sistema sanitario e, quasi per paradosso, gli ampi margini di miglioramento. Non piacciono le convenzioni lessicali utilizzate in questi mesi che riportano agli eventi bellici e non vanno utilizzate ma, a prescindere dalle definizioni, è certo che il numero dei decessi e la gravità generale della situazione dovrebbero indurre tutti noi ad atteggiamenti responsabili al pari di quelli risultati vincenti quando la storia si è presentata alle Istituzioni con il suo volto peggiore” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.
“Qui in Piemonte, ancor più in provincia di Alessandria – prosegue Ravetti – dobbiamo riformare (per me radicalmente) il sistema sanitario e dobbiamo farlo presto – e insieme – con l’approvazione degli obiettivi strategici e innovativi contenuti in un nuovo Piano Socio Sanitario. Per approvarlo in tempi congrui occorre uscire dalle trincee dove sono finite le parti politiche; serve uno spazio aperto, il più inclusivo possibile, necessariamente parallelo al pur importantissimo dibattito sui fatti “di giornata”. Non bastano più i vaghi principi o l’esercizio retorico della ricerca dei colpevoli nel passato più o meno remoto: vogliamo tutti potenziare i servizi ospedalieri e territoriali, integrare con più efficacia sanità e politiche sociali, assumere più personale, realizzare nuove strutture al posto di quelle vecchie, investire in ricerca, in innovazione tecnologica o in alta qualificazione del personale”.
“Per trasformare quei principi in atti – conclude il Consigliere Ravetti – sono necessarie le scelte concrete e di prospettiva, non le paludi dell’incertezza o della navigazione a vista coperta da una sequenza infinita di annunci. L’errore più grande è sperare che il caos si trasformi in tranquillità e che tutto possa essere conservato così com’è. Per questo in Consiglio regionale sarebbe imprescindibile affidare alla IV Commissione Sanità il compito di condividere le modalità ottimali per un confronto da concludersi con un voto in Aula entro la fine del 2021. E per questo tutti i Consigli dei Comuni della nostra provincia dovrebbero avere interesse a votare all’unanimità un ordine del giorno per impegnare tutti i sindaci a chiedere al Presidente della Giunta regionale di attivarsi in questo senso.
Non si interpreti questa proposta diversamente da come è stata descritta; in palio c’è qualcosa di molto più grande delle dispute politiche. In palio c’è la possibilità di costruire un nuovo ospedale, di completare il percorso per il riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere scientifico sulle patologie ambientali, di modificare (per chi lo ha dichiarato) la 1/600 che ha definito la gerarchia della rete ospedaliera, di realizzare nuove Case della Salute rafforzando la sanità territoriale.”.

DOMENICO RAVETTI (Pd)

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