Sinistra Italiana per il NO al referendum

I cittadini devono contare: per questo, il 29 marzo Sinistra Italiana Piemonte voterà No

Il 29 marzo prossimo gli elettori saranno chiamati a votare il referendum popolare teso a modificare gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione. Tale modifica, se confermata dal voto popolare, ridurrà i parlamentari italiani dagli attuali 945 a 600. Trattandosi di un referendum costituzionale confermativo, non è previsto il quorum, non ci sarà il rischio che la votazione non sia dichiarata valida, pertanto chi andrà a votare deciderà che tipo di Democrazia saremo. La nostra scelta è orientata decisamente al No.
Il Parlamento è l’unico organo costituzionale votato direttamente dai cittadini: il suo ridimensionamento sancirà che un grande numero di italiani si troverà senza rappresentanza nelle istituzioni. Intere regioni e pezzi di popolazione rischieranno di restare senza voce.
Con l’attuale sistema, un deputato rappresenta circa 100.000 cittadini, in linea con i principali Stati europei (Francia e Germania) e appena sopra la Spagna. L’Italia è un Paese densamente popolato, costituito da una fitta rete di comunità, talvolta molto piccole, che più di tutte reclamano a gran voce una rappresentanza, anche politica, capace di intercettare i loro bisogni. In un contesto di disaffezione alla politica, la riforma va esattamente nella direzione opposta. Come la presunta abolizione delle Province, la riforma ridurrà solo la possibilità dei cittadini di far sentire la propria voce.
Tale condanna all’irrilevanza varrà ancor di più per le istanze politiche e ideologiche. L’Italia è il Paese delle molteplici sensibilità, mai ricondotte in case comuni nonostante le molte leggi elettorali maggioritarie che avevano lo scopo di eliminare dal Parlamento le diversità. Il referendum è una nuova battaglia di questa guerra: noi vogliamo che le posizioni più critiche, quelle capaci di dar voce anche a chi voce non ha, siano tutelate.
Il prossimo 29 marzo saremo chiamati a votare per tutto questo, consapevoli che avere meno parlamentari non significherà solo spendere 1,35 euro all’anno in meno a testa, ma ci condannerà ad avere un campo di battaglia più piccolo, e praticamente inaccessibile, per lottare per i più deboli.
Sinistra Italiana non vuole questo. Noi voteremo No e lo faremo, a Torino e in Piemonte con i comitati Noi No e gli altri che nasceranno spontaneamente.

La segreteria regionale di Sinistra Italiana Piemonte

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