Pro Natura su ampliamento Solvay: richiesta da respingere, troppi aspetti da chiarire

Con piacere segnaliamo la posizione di Pro Natura Alessandria  (e.r.i.c.a. i 2 fiumi – Pro Natura – OdV) che va a sostenere quanto già pesantemente denunciato dai responsabili locali e nazionali di Legambiente e WWF. La “Solvay” così come è adesso, non può e non deve avere alcuna nuova autorizzazione, tanto meno in un campo minato (e ancora allo studio in termini di pericolosità e danni alla salute) come quello dei “perfluorurati”. Ribadendo la disponibilità del giornale on line www.cittafutura.al.it a dare voce ad una campagna di risanamento seria, ben articolata, finanziata in modo adeguato e con la giusta attenzione alla tutela dell’occupazione, saremo presenti con alcuni rappresentanti della Redazione all’incontro previsto a margine della Conferenza dei Servizi.  (n.d.r.)


Alla vigilia della Conferenza dei Servizi di domani, che esaminerà la richiesta di Solvay di ampliare la produzione del Pfas cC6O4, l’associazione ambientalista alessandrina e.r.i.c.a. Pro Natura invita ancora una volta alla prudenza ed all’applicazione del principio di precauzione.

Domani saremo presenti al presidio davanti agli uffici della Provincia per ribadire, insieme ai comitati ed alle altre associazioni ambientaliste promotori dell’iniziativa, il nostro no ad una maggiore produzione del cC6O4, sostanza non biodegradabile e potenzialmente pericolosa, ritrovata in diversi comuni del nostro territorio e per la quale manca ancora una valutazione sulla tossicità da parte dell’ agenzia europea Echa”, sottolinea Sonia Fogagnolo, presidente di e.r.i.c.a Pro Natura Alessandria.

Sono ancora troppi gli aspetti da chiarire e le ultime settimane hanno reso il quadro particolarmente critico: la presenza nelle nostre acque del cC6O4 deve invitare tutti alla massima cautela – commenta Roberto Giordanelli, vicepresidente dell’associazione, che sarà presente (virtualmente) all’incontro in Provincia in qualità di uditore – in un quadro del genere, la priorità dovrebbe essere data all’incremento della sicurezza, agli investimenti per una svolta green ed alle operazioni di bonifica, visto che l’azienda opera in un territorio pesantemente compromesso dal punto di vista ambientale. I posti di lavoro sono sicuramente risorse da tutelare, ma devono esserlo anche l’ambiente e la  salute”

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